Apple ha acquisito l’italiana Redmatica

È una società di Correggio che si occupa della produzione di software per la gestione di file audio

Apple ha acquisito alcuni rami di Redmatica, una azienda italiana di Correggio (Reggio Emilia) specializzata nella produzione di software per i file audio. La società statunitense non ha diffuso informazioni ufficiali sulla nuova operazione, ma la notizia è comunque contenuta nell’ultimo bollettino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha analizzato l’accordo per dare il proprio consenso [pdf]. L’antitrust ha ricevuto una comunicazione ufficiale sull’acquisto da parte di Apple il 17 aprile.

Redmatica è gestita da Andrea Gozzi, amministratore e socio unico, che ha fondato l’azienda nel 2004. La società produce diversi programmi per la creazione, la modifica e la gestione di file audio come KeyMap Pro, AutoSampler, ProManager e GBS Sampler Manager con prezzi che vanno dai 4 euro ai 150 per i software più sofisticati e per i professionisti. Nel settore ha una quota di mercato intorno all’uno per cento e ha un fatturato, scrive Massimo Sideri sul Corriere, che non supera i 100mila euro. L’acquisizione non cambierà quindi di molto la posizione di Apple, che detiene il 15 per cento su scala globale soprattutto grazie al suo programma GarageBand. Anche per questo motivo l’antitrust ha dato il proprio consenso all’acquisizione.

Apple non ha acquisito l’intera Redmatica, ma solamente le attività e le risorse che più le interessano per lo sviluppo dei propri prodotti. La società statunitense entrerà in possesso dei software e dei diritti di proprietà intellettuale a essi collegati. Apple ottiene anche i contratti in licenza già stipulati e la divisione che si occupa della ricerca e dello sviluppo di nuovi programmi. L’operazione nel complesso non è da grandi cifre e costituisce una delle tante piccole iniziative condotte dalle multinazionali dell’informatica per entrare in possesso di nuove tecnologie e di nuovi brevetti. Per Redmatica si tratta comunque di un’importante opportunità, anche perché Apple ha voluto una esclusiva per cinque anni che probabilmente ha influito sul prezzo di acquisto finale, a vantaggio dell’azienda italiana.