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  • Venerdì 18 maggio 2012

I controversi inviti a pranzo della Regina

Uno dei tanti eventi per festeggiare i suoi 60 anni di regno sta provocando proteste e polemiche

Britain's Queen Elizabeth II looks through the window of the Australian State Coach en route at the Palace of Westminster, home to the Houses of Parliament, London Wednesday May 9, 2012. (AP Photo/Carl Court, Pool)
Britain's Queen Elizabeth II looks through the window of the Australian State Coach en route at the Palace of Westminster, home to the Houses of Parliament, London Wednesday May 9, 2012. (AP Photo/Carl Court, Pool)

Oggi la regina Elisabetta II terrà un pranzo al Castello di Windsor per festeggiare il Diamond Jubilee, il giubileo di diamante, ovvero i 60 anni del suo regno. Si tratta di uno dei tanti eventi organizzati per celebrare l’anniversario ma sta facendo parecchio discutere per la lista degli invitati, che comprende anche monarchi accusati di pratiche crudeli e repressive.

(Il Diamond Jubilee di Elisabetta II, L’infografica di IL in collaborazione con il Post sui festeggiamenti per i 60 anni di regno della sovrana)

Tra questi c’è il re del Bahrein Hamad al-Khalifa: il suo governo è accusato di non rispettare i diritti umani e di aver represso duramente i manifestanti che chiedevano riforme democratiche durante le proteste dello scorso anno. C’è anche il re dello Swaziland, Mswati III, la cui presenza tra gli invitati al matrimonio del principe William e Kate Middleton era già stata ampiamente criticata. Secondo la rivista Forbes, re Mswati, al potere dal 1986, è il 15esimo monarca più ricco al mondo e ha un patrimonio di 100 milioni di dollari, mentre gran parte dei suoi 1,2 milioni di sudditi sopravvive in povertà. Nello Swaziland i sindacati e i partiti politici sono messi al bando, il 60 per cento delle morti si deve all’AIDS e nel 2001, nel tentativo di combattere la diffusione della malattia, Mswati promulgò una legge che imponeva la verginità alle donne fino ai 24 anni. Nel 2008 ordinò all’esercito di sparare contro la folla che manifestava contro la povertà nel paese. Ha 14 mogli e 23 figli.

(Gli invitati imbarazzanti di William e Kate, Il re dello Swaziland, il principe del Bahrein, gli ambasciatori di Arabia Saudita, Iran e Corea del Nord)

Parteciperanno al pranzo anche membri della famiglia reale dell’Arabia Saudita – dove il governo ha stroncato le richieste di riforme avanzate durante le proteste dello scorso anno – e del Kuwait, criticato recentemente da Human Rights Watch per aver chiuso un giornale di opposizione e incarcerato il suo direttore. Il pranzo sarà seguito da un banchetto serale offerto dal principe Carlo e dalla moglie Camilla.

Molti attivisti per i diritti umani hanno accusato la regina di essere disinteressata ai diritti umani. Sostengono che la presenza di despoti e dittatori al pranzo è un motivo di vergogna per la monarchia ed è una mancanza di rispetto nei confronti dei dissidenti e delle persone oppresse dai regimi. Buckingham Palace ha preferito non commentare, mentre il ministero degli Esteri britannico ha sottolineato che sono in corso colloqui su varie questioni con il governo del Bahrein e che il Regno Unito ha sempre invitato il Paese a sostenere le riforme democratiche. Il parlamentare laburista Denis MacShane – ex ministro per le Politiche comunitarie – ha commentato che il ministero degli Esteri dovrebbe proteggere la regina invece di esporla a una cena con i despoti.

Tra gli assenti ci sono invece i reali di Spagna. La regina Sofia ha formalmente rifiutato l’invito al banchetto serale per una vecchia questione diplomatica che i due Paesi hanno in ballo da trecento anni: a sovranità di Gibilterra, territorio d’oltremare britannico rivendicato dalla Spagna.

Si litiga ancora per Gibilterra, perché la Spagna rivendica il territorio britannico d’oltremare da trecento anni

(AP Photo/Carl Court, Pool)