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  • Giovedì 17 maggio 2012

Le foto delle proteste a Francoforte

Da oggi a domenica il movimento "Blockupy" proverà a bloccare uno dei quartieri finanziari più importanti d'Europa, che comprende anche la sede della BCE

Policemen are covered in color as they close down the Occupy Camp in front of the European Central Bank (ECB) in Frankfurt/Main, western Germany, on May 16, 2012. German authorities cleared out a group of protesters who have camped for months in front of the European Central Bank, ahead of huge anti-capitalism protests expected at the weekend. Some of the demonstrators hurled paint at police who were moving them on after they ignored a request to leave voluntarily. AFP PHOTO / DANIEL ROLAND (Photo credit should read DANIEL ROLAND/AFP/GettyImages)
Policemen are covered in color as they close down the Occupy Camp in front of the European Central Bank (ECB) in Frankfurt/Main, western Germany, on May 16, 2012. German authorities cleared out a group of protesters who have camped for months in front of the European Central Bank, ahead of huge anti-capitalism protests expected at the weekend. Some of the demonstrators hurled paint at police who were moving them on after they ignored a request to leave voluntarily. AFP PHOTO / DANIEL ROLAND (Photo credit should read DANIEL ROLAND/AFP/GettyImages)

Una quarantina di organizzazioni raccolte sotto il nome di “Blockupy Frankfurt” stanno partecipando a una serie di proteste nel distretto finanziario di Francoforte, il più importante della Germania e uno dei maggiori del mondo. Le proteste, previste tra il 16 e il 19 maggio approfittando di un giorno di festività nel paese, hanno come obiettivo la finanza internazionale e la gestione della crisi economica da parte delle autorità europee.

Del movimento “Blockupy” fanno parte alcune grandi organizzazioni anticapitaliste come Attac e la sezione dell’Assia del partito tedesco Die Linke (“la sinistra”). Il movimento intende bloccare gran parte del distretto finanziario nel centro della città durante i giorni delle proteste. Il distretto comprende anche la sede della Banca Centrale Europea, uffici del Fondo Monetario Internazionale e di grandi società finanziarie.

È prevista la partecipazione di circa 30.000 manifestanti. Mercoledì mattina il campo di Occupy Frankfurt, che si era insediato da otto mesi intorno al grande simbolo dell’euro che è di fronte al palazzo della BCE, è stato sgomberato dalla polizia. L’operazione si è conclusa intorno a mezzogiorno in modo pacifico, nonostante i circa 350 manifestanti presenti si fossero inizialmente rifiutati di lasciare la zona volontariamente. I manifestanti si erano coperti di vernice, prima dello sgombero, macchiando e colorando così le uniformi degli agenti che li portavano via.

I manifestanti di Blockupy sperano di avere maggiore libertà di movimento durante la giornata di oggi, approfittando del fatto che in tutta la Germania è un giorno di festa. Oggi in Germania è il Giorno dell’Ascensione, una festa cristiana che ricorre 40 giorni dopo la Pasqua. Gran parte dei negozi e degli edifici del quartiere finanziario sono chiusi per la festività oppure per la previsione di scontri e danneggiamenti.

Un tribunale dell’Assia, il Land dove si trova Francoforte, ha negato il permesso a molte delle manifestazioni in programma in questi giorni, una decisione che ha causato molte proteste da parte dei manifestanti. Il corteo principale, previsto per sabato, è stato comunque autorizzato, ma la polizia teme che i manifestanti proveranno comunque a fare azioni dimostrative verso le banche e gli istituti finanziari e che ci sia il pericolo di violenze. I manifestanti rispondono che nei loro confronti è stato messo in piedi un apparato di sicurezza esagerato (chiusura della metropolitana e di molte aree della città, alto numero di agenti) e che il pericolo di manifestanti violenti è stato volutamente esagerato.

Nonostante i timori, ieri sera la situazione era tranquilla, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung: la polizia ha interrotto senza scontri una festa a cui stavano partecipando circa 500 persone, chiamata “Rave contro la Troika”.