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  • Sabato 14 aprile 2012

Perché i tifosi del Liverpool non comprano il Sun da 23 anni

Il 15 aprile del 1989 morirono 96 spettatori nella "strage di Hillsborough": qualche giorno dopo il tabloid pubblicò una prima pagina che i tifosi non hanno ancora perdonato

LONDON, ENGLAND - APRIL 14: Liverpool fans hold banners in protest against the Sun newspaper prior to the FA Cup with Budweiser Semi Final match between Liverpool and Everton at Wembley Stadium on April 14, 2012 in London, England. (Photo by Scott Heavey/Getty Images)
LONDON, ENGLAND - APRIL 14: Liverpool fans hold banners in protest against the Sun newspaper prior to the FA Cup with Budweiser Semi Final match between Liverpool and Everton at Wembley Stadium on April 14, 2012 in London, England. (Photo by Scott Heavey/Getty Images)

Oggi pomeriggio, durante la partita valida per la FA Cup (la Coppa d’Inghilterra) tra Liverpool e Everton, i tifosi del Liverpool, oltre alle consuete bandiere e striscioni di sostegno alla squadra, hanno esposto manifesti e striscioni di protesta inneggianti al boicottaggio del tabloid inglese Sun, di proprietà della News Corporation del magnate australiano Rupert Murdoch. Si tratta di una protesta che i tifosi del Liverpool, e non solo, portano avanti da 23 anni.

Il rancore dei tifosi del Liverpool contro il Sun ha avuto inizio il 19 aprile del 1989, quando, a pochi giorni dall’incidente che provocò la morte di 96 persone allo stadio Hillsborough di Sheffield, il Sun pubblicò una prima pagina molto provocatoria, molto offensiva nei confronti dei tifosi del Liverpool, che metteva in luce alcune loro presunte azioni estremamente negative che avrebbero commesso poco dopo la strage di Hillsborough. Una mossa che i tifosi del Liverpool, dopo oltre vent’anni, non hanno ancora perdonato. Ma andiamo con ordine.

La dinamica dell’incidente
Il 15 aprile del 1989 allo stadio Hillsborough di Sheffield era in programma la semifinale di FA Cup tra Nottingham Forest e Liverpool. Come per tutte le partite importanti, allo stadio erano previste molte migliaia di tifosi, dell’una e dell’altra squadra. Ma verso le due mezza del pomeriggio, circa mezz’ora prima dell’inizio della partita, centinaia di tifosi del Liverpool, i cui pullman erano rimasti imbottigliati nel traffico, erano ancora fuori dallo stadio, in attesa di entrare nel settore a loro assegnato, la cosiddetta Leppings Lane, a sinistra della tribuna centrale dello stadio.

Verso le tre del pomeriggio, quando mancavano pochi minuti dall’inizio della partita e la massa di tifosi ancora fuori premeva per entrare, la polizia decise di aprire il Gate C dello stadio e l’idea si rivelò una catastrofe. Il Gate C non era provvisto di tornelli e centinaia di tifosi entrarono nel perimetro dello stadio, percorrendo l’unica via d’accesso alla Leppings Lane, un tunnel stretto e lungo. Nel tunnel e sugli spalti arrivò così un enorme flusso di tifosi in entrata che si accalcarono sempre di più nel tunnel, schiacchiando quelli che erano già all’interno contro le inferriate, provocando decine di morti soffocati o schiacciati dalla folla.

Intanto la partita era iniziata da pochi minuti, ma nessuno si accorse di quello che stava succedendo sugli spalti che ospitavano i tifosi del Liverpool, almeno fino a quando decine di loro non riuscirono a scavalcare le transenne della Leppings Lane, stracolma di tifosi, gettandosi verso le tribune inferiori o entrando in campo. La partita fu sospesa immediatamente, al sesto minuto di gioco. Nel frattempo si attivarono i soccorsi. Alla fine il bilancio fu di 96 morti e di oltre 200 feriti. Le indagini che seguirono l’incidente stabilirono che la causa principale della strage di Hillsborough era stata il comportamento irresponsabile delle forze dell’ordine durante l’ingresso dei tifosi.

La prima pagina del Sun e il boicottaggio dei tifosi

Quattro giorni dopo l’incidente, il 19 aprile del 1989, il Sun uscì nelle edicole con in prima pagina un titolo a caratteri cubitali, citando alcune testimonianze di un anonimo agente di polizia e di un membro del partito conservatore, che accusavano i tifosi del Liverpool di aver ostacolato i soccorsi, di aver attaccato la polizia e i soccorritori e addirittura di aver infierito sulle vittime:

La verità:
-Alcuni tifosi hanno sfilato i portafogli dalle tasche delle vittime
-Alcuni tifosi hanno orinato sui coraggiosi poliziotti
-Alcuni tifosi hanno picchiato i paramedici mentre rianimavano i feriti

Le testimonianze anonime della polizia citate dal Sun a sostegno della sua prima pagina non furono mai provate, mentre dai racconti di altri testimoni emerse esattamente il contrario, ovvero che moltissimi tifosi del Liverpool aiutarono i soccorritori e i feriti. Il giorno dell’uscita di quel numero del Sun i tifosi del Liverpool, sentendosi oltraggiati da quella prima pagina, hanno lanciato il boicottaggio del tabloid.

Il boicottaggio dura ancora e viene rinnovato il 15 aprile di ogni anno, quando sugli spalti i tifosi del Liverpool espongono una finta prima pagina del Sun con una testata che gronda sangue sotto la quale campeggia una scritta in bianco su campo rosso che dice: «La verità: 96 morti. Non comprate il Sun». Nella curva “Kop” dello stadio di Anfield Road, dove gioca il Liverpool, l’orologio è sempre fermo alle 15.06, ora del fischio di sospensione di quella tragica partita del 1989.

foto: Scott Heavey/Getty Images