Chi era Robert Doisneau

Oggi Google ha dedicato il suo doodle al fotografo francese nato 100 anni fa e autore del famoso "Bacio all'Hotel De Ville"

(PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)
(PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)

Robert Doisneau, celebrato oggi dal doodle di Google, era un fotografo nato esattamente cento anni fa a Gentilly, Val-de-Marne, alla periferia di Parigi, in Francia. Insieme a Henri Cartier-Bresson, Doisneau è stato un pioniere del fotogiornalismo ed è diventato famoso negli anni soprattutto per le foto che scattava in strada. Nelle vie delle periferie e del centro, Doisneau riusciva a cogliere gli aspetti più inaspettati, contraddittori e curiosi della società parigina e francese. Tuttavia, Doisneau teneva a precisare che:

Io non fotografo la vita reale, ma la vita che mi piacerebbe che fosse

Proprio uno di questi scatti “stradali” è stata la sua opera più famosa, il “Bacio all’Hotel De Ville“, in cui due giovani si baciano appassionatamente in mezzo a una strada di Parigi, tra la gente che cammina e che sembra non accorgersi della scena. La foto fu scattata nel 1950 e venne pubblicata il 12 giugno dello stesso anno dal magazine Life. Fino al 1992 l’identità dei due ragazzi è stata un mistero: inizialmente si pensava che i due si chiamassero Jean e Denise Lavergne, ma poi lo stesso Doisneau ha confermato che i protagonisti della foto erano due aspiranti attori, Françoise Delbart, di 20 anni, e Jacques Carteaud, 23 anni. La relazione tra i due ragazzi, tuttavia, durò solo 9 mesi.

Nato nel 1912 e orfano sin da quando aveva 7 anni, da ragazzo studiò litografia all’école Estienne, presso Chantilly. Dopo esser stato assistente del fotografo modernista André Vigneau, venne assunto all’età di ventidue anni dalla Renault come fotografo industriale, ma presto venne licenziato perché arrivava spesso al lavoro in ritardo. Nel 1939 venne assunto dall’agenzia fotografica Rapho, per la quale lavorò per circa cinquant’anni nonostante le successive pressioni di Henri Cartier-Bresson per farlo passare alla sua agenzia, Magnum Photos. Lavorò al fronte durante la Seconda guerra mondiale per poi tornare a Parigi e fare carriera con le sue foto di strada, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta. I suoi servizi vennero pubblicati dai magazine Life e Vogue e collaborò con scrittori come Blaise Cendrars and Jacques Prevert.

Uno dei tratti distintivi di Doisneau, soprattutto all’inizio della sua carriera, fu quello di rappresentare in foto la cultura dei bambini di strada e dei loro giochi, alla quale riusciva a conferire, nonostante le giovani età dei suoi soggetti, rispetto e serietà. Doisneau, che viene definito per i suoi ritratti un esponente della “fotografia umanista”, fu influenzato dall’opera di André Kertész, Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson e vinse il Kodak Prize nel 1947. Doisneau morì il 1 aprile 1994 a Montrouge, alla periferia di Parigi, dove aveva vissuto per molti anni, ed è sepolto a Raizeux, accanto alla tomba della moglie.

foto: PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images