Costa Concordia, arriva il decreto

Clini e Passera hanno firmato le norme che vietano gli "inchini" e il passaggio delle grosse navi nella laguna di Venezia

LaPresse19-01-2012 Isola del GiglioCronacaCosta Concordia, le nuove foto di oggiNella foto: vista generale della Costa Concordia
LaPresse19-01-2012 Isola del GiglioCronacaCosta Concordia, le nuove foto di oggiNella foto: vista generale della Costa Concordia

16.00 – I ministri Clini e Passera hanno firmato il cosiddetto decreto “anti-inchini”, che prevede il divieto di navigazione nelle aree protette e a due miglia marine dai loro confini. Il decreto fissa termini anche per la navigazione nella laguna di Venezia e vieta il passaggio delle navi superiori alle 40mila tonnellate nel Canale della Giudecca e nel bacino di San Marco. Clini intanto è al Giglio con Gabrielli, dove ha detto che la Concordia “non deve rimanere qui come un monumento lugubre” e ha elogiato la “compostezza” della popolazione locale.

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Oggi il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, saranno all’isola del Giglio e incontreranno gli abitanti alle 17 per aggiornarli sulle attività in corso e su quelle programmate. Ieri si è concluso lo svuotamento dei primi sei serbatoi di poppa, da oggi i tecnici lavoreranno sugli ultimi tre. Intanto i sommozzatori hanno completato la perlustrazione del ponte 4 senza trovare altri dispersi e oggi inizieranno a esplorare altre aree della nave.

Le principali notizie oggi hanno però a che fare con l’inchiesta e l’imminente incidente probatorio. Durante la giornata di ieri, infatti, le agenzie di stampa hanno diffuso stralci di diversi interrogatori resi dalle persone coinvolte a vario titolo nell’indagine. Il primo ufficiale di plancia, Ciro Ambrosio, indagato, ha spiegato di aver fatto calare le scialuppe prima dell’ordine del comandante Schettino “non per ammutinarmi” ma perché aveva visto “scene di panico tra i passeggeri”, che “tentavano di salire autonomamente sulle lance addirittura calpestandosi tra di loro”. L’ufficiale di coperta Andrea Bongiovanni ha raccontato di avere avuto “il dito pronto sul pulsante” per dare l’allarme di emergenza generale e di essere stato fermato dal comandante Schettino, che gli disse di “attendere”. “Successivamente il comandante Schettino ha disposto l’emergenza generale e personalmente ho schiacciato il pulsante”.

Le testimonianze più inquietanti sono diffuse dalla Stampa, secondo cui alcuni ex dipendenti di Costa avrebbero “denunciato comportamenti non consoni da parte dei membri dell’equipaggio” parlando di aver visto – non sulla Concordia ma sull’Atlantica – “corruzione, droga e prostituzione”.

foto: LaPresse