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  • Sabato 25 febbraio 2012

I soldi non fanno la felicità

Un grafico dell'Economist mette in relazione il reddito di 24 paesi e il livello di felicità dichiarato dai suoi cittadini: i paesi ricchi vanno abbastanza male, soprattutto in Europa

Nonostante la crisi economica, un sondaggio di Ipsos, una delle più grandi società mondiali di indagini di mercato (fondata a Parigi nel 1975), ha trovato che in molti paesi del mondo le persone si dichiarano più felici rispetto a prima dell’inizio della crisi. Ipsos ha intervistato 19 mila persone in 24 paesi, e il 77 per cento si è dichiarata “felice”, tre punti percentuali in più rispetto al 2007; tra questi, il 22 per cento si è detto “molto felice” (era il 20 per cento nel 2007). Le percentuali più alte sono state rilevate nei paesi poveri, mentre i paesi più ricchi hanno registrato le percentuali maggiori di infelici. L’Economist ha pubblicato un grafico in cui mostra i risultati dell’indagine per quindici paesi: la barra mostra la percentuale di intervistati che si sono dichiarati “molto felici”, mentre a destra è riportata la cifra del prodotto interno lordo per abitante a parità di potere di acquisto.

fonte: The Economist

Ci sono diverse ricerche che provano a misurare il livello di soddisfazione o di felicità delle persone nel mondo, ma tutte usano termini leggermente differenti e sono quindi difficilmente confrontabili: Gallup chiede a proposito del “benessere”, mentre World Values della “soddisfazione per la propria vita”. Inoltre, come è ovvio, le risposte non hanno verifiche e si basano solo sulle dichiarazioni degli intervistati. Tuttavia, come spiega l’Economist, Ipsos fa il sondaggio da cinque anni e le percentuali si sono dimostrate ogni volta stabili, una prova della relativa affidabilità della ricerca.

Dai dati si possono trarre due conclusioni, scrive il settimanale. La prima è che i paesi emergenti non hanno lo stesso pessimismo dei paesi industrializzati, con alcune notevoli eccezioni: non sorprendono i primi posti dell’Indonesia o dell’India, quanto i cattivi risultati della Russia, che pure ha un’economia in rapida crescita. La seconda conclusione mette in discussione un pensiero comune in questo tipo di ricerche: quello che i livelli di felicità crescano generalmente con il reddito e poi rimangano stabili quando questo ha raggiunto circa 25 mila dollari (circa 18.500 euro) a persona per anno. Il sondaggio Ipsos sembra invece mostrare una relazione inversa tra reddito e felicità: si dichiarano più felici gli abitanti dei paesi più poveri, mentre i paesi europei, ad esempio, sono tutti sotto la media. In Italia, solo il 13 per cento degli intervistati si è dichiarato “molto felice”, un risultato solo di poco superiore alla Grecia (11 per cento).