Apple fa ispezionare le fabbriche dei suoi fornitori

Un'associazione non profit ha iniziato un monitoraggio indipendente sulle condizioni di lavoro, a cominciare dalla Foxconn

(AP Photo/Ng Han Guan, File)
(AP Photo/Ng Han Guan, File)

Apple ha annunciato ieri che la Fair Labor Association (FLA), associazione non profit promossa da Bill Clinton nel 1999 per migliorare i controlli nelle fabbriche e assicurare un corretto rispetto delle norme e della sicurezza dei lavoratori, ha dato inizio a un programma di monitoraggio indipendente sulle condizioni degli operai delle sue aziende fornitrici, comprese la Foxconn a Shenzhen e Chengdu, in Cina.

La collaborazione di Apple con la Fair Labor Association è cominciata a gennaio dopo i numerosi suicidi tra i dipendenti e gli operai di uno dei più importanti fornitori in Cina delle aziende di elettronica e di Apple, la Foxconn. La Foxconn Technology è un’azienda che produce iPhone, iPad, e altri componenti tecnologici per Apple, Dell e Nokia. Dall’inizio del 2010 almeno 13 operai alla Foxconn si erano uccisi gettandosi dalle finestre della fabbrica, tanto da spingere la dirigenza dell’azienda a installare delle reti protettive anti-suicidio. Altre 3 persone erano morte lo scorso anno e più di 70 erano rimaste ferite in esplosioni. Foxconn, come risposta alle pressioni esercitate da Apple e dai media, aveva più che raddoppiato nel 2010 i salari di alcuni lavoratori. Apple aveva invece fatto delle indagini, pubblicato dei rapporti e promesso azioni concrete. La storia è ritornata d’attualità dopo la pubblicazione di una lunga inchiesta sul New York Times, che ha documentato come fossero ancora in corso vessazioni e condizioni di lavoro particolarmente usuranti.

La Fair Labor Association esegue ogni anno controlli a sorpresa su circa il 5 per cento delle catene di fornitori delle aziende che vi hanno aderito. Le ispezioni del gruppo sono già iniziate e proprio dalla Foxconn di Shenzhen, dove l’associazione no profit terrà delle interviste ai lavoratori, su base volontaria, chiedendo loro della loro salute, della sicurezza degli impianti, della loro retribuzione, degli orari di lavoro e della comunicazione con la dirigenza. Verranno inoltre controllate le zone di produzione, i dormitori e tutte le strutture annesse alle aziende, e saranno esaminati i documenti relativi alle procedure di tutte le fasi di lavoro. Fanno parte della FLA anche Nike, Nestlé e Syngenta (produttrice di sementi e pesticidi).

I fornitori di Apple hanno assunto l’impegno di collaborare con la FLA garantendo dunque un accesso illimitato a tutte le operazioni. I primi esiti dell’indagine verranno pubblicati all’inizio di marzo sul sito dell’organizzazione. Al termine del programma la FLA avrà rivisto e valutato le infrastrutture in cui vengono assemblati oltre il 90 per cento dei prodotti Apple.