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  • Mercoledì 18 gennaio 2012

L’aggressione ai turisti europei in Etiopia

È successa martedì nella regione nord-orientale degli Afar: cinque persone sono state uccise e due ferite, altre quattro sono state rapite

Un gruppo di turisti è stato aggredito da uomini armati nella regione degli Afar, nell’Etiopia nord-orientale. Un portavoce del governo etiope, Bereket Simon, ha detto che cinque turisti sono rimasti uccisi durante l’attacco: secondo un rapporto dell’Interpol, si tratta di due cittadini tedeschi, due ungheresi e un austriaco. Restano alcune incertezze sulle nazionalità dei turisti coinvolti: altri due cittadini tedeschi e due etiopi sarebbero stati rapiti mentre due belgi sarebbero rimasti feriti (inizialmente si era parlato di un ungherese ed un italiano). Nelle prime comunicazioni, il governo etiope aveva annunciato la presenza di un italiano tra i morti nell’attacco, per correggersi poi dicendo che era rimasto solamente ferito. Il ministero degli Esteri, intorno a mezzogiorno, ha escluso che i turisti italiani che facevano parte del gruppo abbiano riportato lesioni.

Simon ha spiegato che l’attacco è avvenuto martedì alle cinque di mattina a circa venti chilometri dal confine con l’Eritrea. Ha inoltre accusato l’Eritrea di aver addestrato e armato gli aggressori, che non sono stati ancora identificati. L’Eritrea ha negato le accuse definendole “una totale falsità”. La televisione di stato etiope ha detto che i turisti aggrediti facevano parte di un gruppo di 27 persone – tra cui alcune di nazionalità americana, australiana e belga – e che 18 di loro sarebbero arrivate nella capitale Addis Abeba nella serata di mercoledì.

La regione degli Afar (una delle nove entità amministrative su base etnica in cui è divisa l’Etiopia) è una delle più calde della Terra. Ci si trovano numerosi vulcani ed è una zona ad alta frequenza di terremoti. Molti banditi e ribelli eritrei ed etiopi si nascondono in questa zona, che ogni anno è destinazione di scienziati e ricercatori, oltre che di turisti. Nel 2007 cinque europei e tredici cittadini etiopi furono rapiti nella regione: anche in quell’occasione l’Etiopia accusò l’Eritrea, che a sua volta incolpò un gruppo di ribelli etiopi. Tutti gli ostaggi vennero rilasciati nell’arco di un mese.

L’Eritrea ottenne l’indipendenza dell’Etiopia nel 1993 ma i rapporti tra i due Paesi sono sempre stati tesi per questioni di confine: dal 1998 al 2000 si sono combattuti in una guerra che ha causato la morte di circa 80mila persone. La situazione è nuovamente peggiorata dopo che un rapporto dell’ONU ha rivelato che l’Eritrea stava organizzando un attentato a un convegno dell’Unione africana che si terrà in Etiopia a fine mese.