Google sta cambiando

Tre cose da sapere sulle novità che rendono personali i risultati delle ricerche

La scorsa estate Google ha presentato Google+, e da allora la società si è data da fare per migliorarlo, aggiungendo nuove funzionalità e opzioni per indurre più persone a usarlo. Come era prevedibile, ora Google mira a rendere il social network una parte integrante del proprio motore di ricerca e ha da poco annunciato alcune importanti modifiche destinate a cambiare sensibilmente il modo di cercare e trovare le cose online degli iscritti a Google+. Le ricerche effettuate senza essere autenticati su Google non risente di queste tre novità.

1. Risultati personali
Con il nuovo sistema quando si effettua una ricerca su Google, oltre ai link tradizionali nella pagina dei risultati vengono anche mostrate le attività dei propri amici compresi nelle cerchie di Google+. Questo, secondo i responsabili della società, dovrebbe aumentare ulteriormente la possibilità di trovare contenuti rilevanti per i propri gusti, rendendo maggiormente personale la ricerca. Nelle pagine dei risultati compariranno sia i post pubblicati dai propri amici su Google+, sia le foto da loro condivise sul social network. Tale sistema dovrebbe rendere anche più semplice la ricerca di contenuti all’interno dello stesso Google+.

Per rendere le cose meno complicate e più versatili, sulla pagina dei risultati sarà possibile attivare un filtro per passare dai risultati personali a quelli generici. Il passaggio sarà reso possibile da un paio di tasti raffiguranti un omino stilizzato per i risultati personali e un piccolo pianeta per i contenuti generalizzati.

2. Profili nelle ricerche
Ogni giorno centinaia di milioni di utenti cercano su Google informazioni su altre persone. I motivi per cui lo fanno sono i più disparati (e non sono sempre edificanti), mentre hanno tutti in comune la stessa cosa: la difficoltà di arrivare facilmente alle informazioni che stanno cercando. Il nuovo sistema è stato studiato per rendere più semplice la ricerca delle informazioni all’interno dei profili di chi possiede un account Google, e di conseguenza un profilo su Google+.

L’obiettivo delle ricerche nei profili è duplice: facilitare la ricerca dei propri amici online e scoprire le cose che hanno deciso di condividere pubblicamente o con ristretti gruppi di persone. Inoltre, se Paolino Paperino è nella propria lista di amici su Google+, il suo profilo comparirà direttamente nella pagina dei risultati ogni volta che si cerca un Paolino Paperino, escludendo le altre persone che hanno lo stesso nome, ma che non rientrano nelle liste di amici. Infine, il sistema semplifica anche l’aggiunta di nuove persone alle proprie cerchie di amici, direttamente dalla pagina dei risultati.

Nella prossima pagina, fare nuove conoscenze e come tener d’occhio la privacy.

3. Persone e pagine
Dietro una singola chiave di ricerca su Google si nasconde spesso un mondo di appassionati, che fino a ora hanno avuto poche possibilità di emergere e di condividere i loro interessi e le loro passioni. Chi cerca “collezione di miniature” probabilmente potrebbe trovare utile trovare i profili di Google+ delle persone con il suo stesso interesse. Per rendere più semplici questi nuovi incontri, per alcune chiavi di ricerca nelle pagine dei risultati comparirà una nuova colonna (a destra) con una selezione di profili e pagine di Google+ consigliati.

Le novità annunciate da Google potrebbero lasciare perplessi chi si batte per una piena tutela della privacy online, ma il motore di ricerca assicura di aver pensato a una serie di protezioni ulteriori per consentire agli utenti di avere pieno controllo dei loro dati e delle loro attività sul Web. Come avviene già da tempo, le pagine dei risultati per chi ha fatto login con il proprio account su Google sono protette e criptate (lo si nota dal fatto che nella barra degli indirizzi del browser al posto di “http” c’è “https”), così come avviene per il servizio di posta elettronica Gmail. Questo riduce enormemente la possibilità che la trasmissione dei propri dati venga spiata da qualcuno, a patto di avere una password sufficientemente affidabile.

Per consentire agli utenti di rendersi sempre conto di che cosa stanno condividendo e con chi, il sistema offre anche una serie di icone per capire rapidamente quali informazioni siano state condivise con tutti, con un gruppo ristretto di persone o pubblicamente. Questo significa che una persona non compresa nelle proprie cerchie su Google+ potrà solo vedere i tuoi contenuti pubblici nelle pagine dei risultati di Google, mentre chi sarà compreso nelle tue cerchie potrà vedere anche i contenuti che hai deciso di condividere con quel gruppo di persone.

Il nuovo sistema sarà introdotto progressivamente nelle varie versioni di Google in giro per il mondo. Entro i prossimi giorni sarà attivato per tutti gli utenti che usano la versione in inglese del motore di ricerca, mentre per gli altri paesi Italia compresa si prospettano tempi più lunghi.