RIM, Nokia, Apple e i servizi segreti indiani

È saltato fuori un documento secondo cui le società hanno fornito al governo indiano gli strumenti per intercettare le comunicazioni sui loro smartphone

Un blogger indiano ha scritto su ZDNet, un sito di notizie sull’informatica di proprietà del network statunitense CBS, che secondo alcune informazioni riservate Apple, Nokia e RIM hanno fornito ai servizi segreti indiani gli strumenti necessari a intercettare le comunicazioni che passano dai cellulari da loro prodotti.

La storia, i cui passaggi non sono ancora del tutto chiari, è iniziata con un comunicato di un gruppo indiano di hacker, autodefinitosi i “Lords of Dharmaraja”. Questi hacker pochi giorni fa hanno detto di essere riusciti a ottenere il codice sorgente del celebre antivirus Norton, prodotto dall’azienda Symantec. Oltre a questo annuncio, il gruppo ha detto che avrebbe iniziato a divulgare documenti riservati dei servizi segreti militari indiani.

Il blogger di ZDNet, Manan Kakkar, ha collegato alle rivendicazioni degli hacker indiani sei immagini apparse sul sito di condivisione di immagini imgur, seguendo una segnalazione fatta oggi su Twitter dal ricercatore nel campo della sicurezza informatica Christopher Soghoian. Le immagini sembrano essere documenti scannerizzati: cinque di questi fanno parte di un documento, datato 6 ottobre (senza anno), firmato e timbrato, apparentemente inviato dal Direttorato generale dei servizi segreti militari indiani, divisione estera. Kakkar sembra suggerire che il gruppo di hacker abbia ottenuto l’accesso ai computer dei servizi segreti attraverso la “breccia” che sarebbero riusciti a fare nel Norton Antivirus.

Nel documento si parla dell’esistenza di un sistema chiamato RINOA SUR. Secondo il documento l’acronimo RINOA sta per RIM, NOkia e Apple, tre dei maggiori produttori mondiali di smartphone. Secondo i documenti, dei quali non è possibile provare l’autenticità, il sistema RINOA SUR è stato usato dai servizi segreti indiani per intercettare una commissione governativa statunitense, la US-China Economic and Security Review Commission (USCC), che si occupa di monitorare per il Congresso “le implicazioni per la sicurezza nazionale delle relazioni economiche e di commercio bilaterali” tra Cina e Stati Uniti. Il documento fa riferimento a brani di email scambiate tra i membri della USCC.

Il documento sostiene anche esplicitamente che le tre aziende del settore della telefonia hanno stretto un accordo con i servizi segreti militari indiani in cambio della presenza sul mercato indiano. I particolari di questo accordo non sono spiegati con chiarezza, ma dal documento pare di capire che in cambio dell’accesso al mercato indiano le società avrebbero fornito gli strumenti per intercettare i cellulari da loro prodotti.

foto: FRANCK FIFE/AFP/Getty Images