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  • Lunedì 19 dicembre 2011

Occupy London trasloca

I manifestanti hanno deciso "spontaneamente" di spostarsi dalla cattedrale di St Paul, per evitare lo sgombero forzato

L’accampamento di Occupy London, racconta l’Independent, ospitato finora sul terreno della cattedrale di St Paul, si sposterà all’esterno in formato ridotto, mantenendo all’interno solo uno spazio simbolico e informativo. Il “trasferimento” è stato discusso tra i partecipanti alla protesta, che si sono trovati d’accordo nel rilevare che le risorse all’accampamento sono ridotte e che non è il luogo adatto per portare avanti un’iniziativa a lungo termine.

Dal 15 ottobre circa 150 persone sono accampate perennemente nello spazio adiacente alla cattedrale. L’Alta Corte di Londra ne ha ordinato lo sgombero, ma i partecipanti hanno ritenuto opportuno andarsene spontaneamente e alle loro condizioni, invece di affrontare uno sgombero forzato e di compromettere l’immagine del movimento. Il compromesso segnerebbe una vittoria morale nella lotta contro la City of London Corporation, l’ente di governo a cui compete il controllo della city.

(“I cartelli di Occupy London)

L’ordine di sgombero era stato comunicato già il 17 novembre, minacciando azioni legali. Per ragioni di sicurezza la cattedrale è stata chiusa al pubblico, cosa che non accadeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. I funzionari della cattedrale avevano intentato una causa contro i manifestanti ma hanno poi deciso di sospenderla dopo le dimissioni del decano della cattedrale Graeme Knowles, che non era d’accordo con l’idea di sgomberare l’accampamento: «Mi sono dimesso perché penso che l’azione intentata dal Capitolo poteva portare a della violenza nel nome della Chiesa», ha spiegato.

(Occupy London cambia logo”)

Un portavoce dell’amministrazione cittadina aveva dichiarato che «ovviamente siamo felici di sapere che i manifestanti progettano di abbandonare l’accampamento. Non vogliamo fermare la protesta ma siamo contrari alle tende, che violano le leggi in materia di urbanistica e occupazione del suolo pubblico». Se l’amministrazione dovesse averla vinta su questo punto è previsto un incontro per determinare la data dello sgombero definitivo dell’accampamento.

Altri accampamenti del movimento continuano a esistere, senza minacce di sgombero, in altre parti della città. Ma quello intorno alla cattedrale ha attirato l’attenzione dei media a causa delle scarse condizioni igieniche che si sono create, tali da diffondere il panico riguardo possibili contagi da malattie o comunque rischi concreti per la salute.

– Le tre richieste di Occupy London

foto: Dan Kitwood/Getty Images