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  • Domenica 9 ottobre 2011

Primarie francesi, si va al ballottaggio

François Hollande e Martine Aubry si contenderanno la candidatura il 16 ottobre

Franois Hollande, candidate for the Socialist party’s (PS) primary vote for France’s 2012 presidential election, leaves the polling booth before voting on October 9, 2011 in Tulle, central France. The Socialists are hoping that hundreds of thousands of people will head to the voting centres specially set up for the primary vote held in two rounds today and October 16. AFP PHOTO / JEAN-PIERRE MULLER (Photo credit should read JEAN-PIERRE MULLER/AFP/Getty Images)

Franois Hollande, candidate for the Socialist party’s (PS) primary vote for France’s 2012 presidential election, leaves the polling booth before voting on October 9, 2011 in Tulle, central France. The Socialists are hoping that hundreds of thousands of people will head to the voting centres specially set up for the primary vote held in two rounds today and October 16. AFP PHOTO / JEAN-PIERRE MULLER (Photo credit should read JEAN-PIERRE MULLER/AFP/Getty Images)

Il primo turno delle primarie francesi ha visto la vittoria di François Hollande con il 39 per cento dei voti. Dietro di lui Martine Aubry col 31 per cento. Nessuno dei due ha raggiunto al maggioranza assoluta dei voti, quindi si andrà al ballottaggio domenica prossima. Terzo Arnaud Montebourg, con un sorprendente 17 per cento dei voti. Ségolène Royal si è fermata al 7 per cento, poi Manuel Valls col 5 per cento e Jean-Michel Baylet con l’uno per cento.

François Hollande, 57 anni, era il favorito: è l’ex leader del Partito Socialista e l’ex compagno di Ségolène Royal, nonché il candidato più mainstream all’interno del partito: gli viene riconosciuta affidabilità sia dalla sinistra del partito che dalla parte – piuttosto minoritaria – che ha posizioni più moderate e centriste. Martine Aubry invece ha 60 anni, è il sindaco di Lilla e attuale leader del Partito Socialista. È nota per avere posizioni più di sinistra, ha promesso di rafforzare la controversa legge sulle 35 ore lavorative, che promosse lei da ministro nel 1997 e che nel frattempo è stata molto ammorbidita e diluita. Arnaud Montebourg, candidato no global molto di sinistra, ha ottenuto un ottimo risultato: durante la campagna elettorale aveva sostenuto la necessità di provvedimenti protezionisti contro la Cina – «sta rovinando l’Europa» – e più volte la stampa aveva fatto notare la coincidenza di certe sue posizioni con quelle della destra lepenista francese. Sarà interessante osservare quale sarà l’atteggiamento nei suoi confronti di Hollande e Aubry nella settimana che li separa dal ballottaggio.

foto: JEAN-PIERRE MULLER/AFP/Getty Images