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Guida completa alla Serie A

Acquisti e cessioni, consigli per il fantacalcio e un voto per ogni squadra

di Matteo Gatto, Saverio Verini e Giovanni Fontana

110, ma senza lode. Il centodecimo campionato di Serie A comincia stasera – Milan-Lazio alle 20:45 – coi postumi di uno sciopero che non era uno sciopero e della partenza di alcuni campioni, in cerca di denaro o fortuna: Eto’o, Pastore e Sanchez. Sullo sfondo, le mai sopite polemiche fra Inter e Juventus sullo “scudetto dei prescritti”. A dispetto di tutto, però, chi segue il calcio – ogni anno, puntuale – aspetta questo nuovo inizio. Con incomprensibile trepidazione. Ecco, perciò, una guida alla Serie A fatta come si deve: per parlare di acquisti e cessioni, consigliarne per il fantacalcio, e dare un voto alla vostra squadra.

ATALANTA Voto: 2 / 5
Sfogliare un album di figurine e scoprire che una stagione parte con la A di Atalanta riconcilia con l’ordine delle cose. Un po’ come un concerto di Peter Gabriel che si conclude con Biko. Fra le provinciali è la squadra con più campionati di Serie A alle spalle (51), ma quest’anno non sarà facile: appena risalita dalla B, dovrà fare i conti con una penalizzazione di 6 punti per via delle scommesse di Cristiano Doni, storico capitano squalificato e inutilizzabile. E ora, chi scommette sulla salvezza?

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Obiettivo – Sfangarla.
Punto di forza – Non fosse per il -6 di partenza, la squadra sarebbe da salvezza tranquilla: la difesa è collaudata, a centrocampo ampia scelta. Insomma, l’ossatura c’è. I sudamericani Ferreira Pinto, Carmona, Schelotto (passaporto italiano, grinta argentina) garantiscono alla linea mediana qualità, quantità e un po’ d’esotismo che non guasta mai. E poi ci sono i nuovi Brighi e Cigarini (di ritorno alla casa madre), che non dispiacerebbero a diverse squadre di metà classifica.
Punto debole – La domanda è: chi segna? Tiribocchi potrebbe risentire di qualche acciacco fisico. Ma il vero dubbio è sul partner: i giovani non sembrano della stessa caratura e, al posto dell’ormai anacronistico Bjelanovic, è arrivato Denis. C’è aria di carestia in zona gol.
Da tenere d’occhio – Il neoacquisto Maximiliano Moralez potrebbe risolvere i problemi, là davanti. In Argentina i gol li faceva, sgusciando fra i difensori. Piccolo come una mezzo litro (è soprannominato “El Frasquito”, la bottiglietta), con il suo 1,59 è il calciatore più basso della Serie A.

BOLOGNA – Voto: 2 / 5
Bologna è una strana signora: galleggia da ormai tre stagioni in Serie A, regalando qualche guizzo, ma sempre col rischio d’affogare. Non si capisce se l’organico si sia rafforzato o indebolito, sta di fatto che la classifica degli ultimi anni impone prudenza. E i gol per la salvezza non arriveranno certo dalla coppia Dalla-Morandi in tribuna.

Obiettivo – Salvezza tranquilla.
Punto di forza – Cima e fondo. In porta Gillet (uno dei migliori della Serie A, nonostante la retrocessione col Bari), in avanti un vecchio e un bambino, Di Vaio e Acquafresca, saranno loro le colonne portanti della stagione.
Punto debole – Se ne sono andati i Dioscuri Moras e Britos, centrali rocciosi: e per una squadra che deve salvarsi non è il massimo rivoltare la difesa come un calzino, col rischio che sia pure bucato.
Da tenere d’occhio – L’attaccante uruguaiano Federico Rodriguez. Di lui si sa solo che, alla prima stagione vera, ha segnato 10 gol in 15 partite in patria, con il Bella Vista. Nell’anno in cui agli uruguaiani riesce tutto bene (leggasi Coppa America), il ventenne di Montevideo potrebbe essere un bel colpo sia per il Bologna che per la vostra fantasquadra.

CAGLIARI – Voto: 2 / 5
In Sardegna vanno sul sicuro: l’undici titolare è rimasto sostanzialmente invariato e non è male per una squadra reduce da una salvezza tranquilla. L’unico a cambiare è stato l’allenatore: a quindici giorni dal campionato, Donadoni è stato sostituito con Ficcadenti, dopo la rottura con Cellino. Già, il presidente: lui sì che non cambia mai.

Obiettivo – Salvezza tranquilla.
Punto di forza
– La conferma in blocco del gruppo, al quale si aggiungono alcuni profili interessanti: il ventunenne colombiano Ibarbo (già convocato in nazionale) e il brasiliano Thiago Ribeiro (diversi gol in giro per il mondo). A loro il compito di non far rimpiangere Acquafresca.
Punto debole – Si parlava della conferma in blocco del gruppo come punto di forza. Ma si tratta di un blocco, per l’appunto. E se qualcuno inizia a venir meno – Lazzari, per esempio, è stato ceduto alla Fiorentina – il rischio è che sia tutta la squadra a colare a picco.
Da tenere d’occhio
– Nonostante non parta titolare, ha preteso la maglia numero 10, quella che fu di Gianfranco Zola: Moestafa El Kabir ha dimostrato personalità nella scelta. Che venga dal Marocco la nuova “Magic Box”?

CATANIA – Voto: 2.5 / 5
Niente di clamoroso, al Cibali, ma una discreta campagna acquisti che renderà ancora più difficile portare via punti dallo stadio etneo. Alcuni innesti d’esperienza sembrano poter garantire alla squadra una stagione vulcanica, come giusto che sia da queste parti: David Suazo (ultimo appello per una carriera all’insegna del “si può dare di più”), il riscattato (e in cerca di riscatto) Gennaro Delvecchio e il devoto Nicola Legrottaglie che pregherà per la salvezza. In senso calcistico, sia chiaro.

Obiettivo – Niente grattacapi.
Punto di forza – Da centrocampo in su la squadra è davvero tosta: Biagianti, Izco, Ledesma e Llama a macinare, Almiron, Lodi, Gomez e Ricchiuti a raffinare, Maxi Lopez, Suazo e (volendo) Lanzafame a concludere. L’imbarazzo della scelta, anche per mascherare una difesa forse leggerina.
Punto debole – Il Catania “scorbutico” delle ultime stagioni ha quasi sempre avuto allenatori sanguigni, gente di polso (Zenga, Mihajlovic, Simeone); ce lo vedete al loro posto lo scugnizzo volante Montella?
Da tenere d’occhio
– Non è che sia una scoperta, ma Francesco Lodi è in procinto di fare il salto di qualità definitivo. Quest’anno, ci scommettiamo, le lodi non si limiteranno al cognome.

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