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  • Giovedì 18 agosto 2011

Gli Stati Uniti contro Standard & Poor’s

Il governo ha aperto un'inchiesta sui giudizi ottimisti - troppo ottimisti? - dati dall'agenzia di rating prima dell'inizio della crisi del 2008

NEW YORK, NY - AUGUST 10: Standard and Poor's headquarters are seen in Manhattan on August 10, 2011 in New York City. Worldwide markets remain turbulent days after Standard and Poor's downgraded the debt rating of the United States.(Photo by Mario Tama/Getty Images)
NEW YORK, NY - AUGUST 10: Standard and Poor's headquarters are seen in Manhattan on August 10, 2011 in New York City. Worldwide markets remain turbulent days after Standard and Poor's downgraded the debt rating of the United States.(Photo by Mario Tama/Getty Images)

Il 6 agosto l’agenzia Standard & Poor’s ha declassato il rating del debito pubblico americano, facendolo passare dal livello massimo AAA a quello immediatamente precedente, AA+. È stato il primo downgrade nella storia degli Stati Uniti d’America, è arrivato poco dopo l’accordo sull’innalzamento del tetto del debito e ha contribuito all’innervosimento dei mercati che abbiamo visto nelle ultime due settimane. La decisione non è stata seguita dalle altre due maggiori agenzie di rating, Fitch e Moody’s, ed è stata molto contestata negli Stati Uniti: Barack Obama l’ha definita ingiusta e molti hanno rinnovato i loro dubbi riguardo la straordinaria influenza sull’economia mondiale di società private dai percorsi decisionali non sempre trasparenti.

Oggi le tensioni tra Standard & Poor’s e gli Stati Uniti salgono su un nuovo livello. Il dipartimento della giustizia americano, infatti, ha deciso di aprire un’inchiesta sull’agenzia di rating, la più grande del Paese, per verificare i giudizi affidabili dati ad alcuni fondi e strumenti finanziari rivelatisi centrali nello scoppio della crisi economica del 2008. Secondo il New York Times, l’inchiesta è cominciata prima della decisione di S&P di declassare il rating degli Stati Uniti e vuole appurare se i dirigenti dell’agenzia hanno contraddetto i giudizi e le analisi dei loro dipendenti quando si trattava di dare rating positivi a strumenti finanziari poco affidabili. Durante gli anni che hanno preceduto la crisi economica, infatti, sia S&P che altre agenzie di rating hanno ottenuto profitti record consigliando l’acquisto di strumenti finanziari legati ai famigerati mutui subprime, ritenuti allora affidabili e proficui, senza prevedere il loro successivo deterioramento. Non è noto se l’inchiesta riguarda anche Moody’s e Fitch.

Nel frattempo, scrive il Wall Street Journal, alcune città americane stanno rescindendo i contratti che avevano sottoscritto con Standard&Poor’s allo scopo di avere rating e valutazioni riguardo il loro portafoglio di investimenti. Una delle città è Los Angeles, e poi ci sono la contea di Manatee in Florida e quella di San Mateo in California. Standard & Poor’s aveva declassato anche il loro rating, dopo il downgrade al debito statunitense.

Che cosa sono le agenzie di rating

foto: Mario Tama/Getty Images