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Di cosa è accusato Alberto Tedesco

Perché la procura di Bari aveva chiesto l'arresto del senatore eletto col PD, che ieri è stato negato mentre la Camera premetteva quello di Alfonso Papa

di Francesco Costa

Ieri il Senato ha votato contro la richiesta di arresto della procura di Bari ai danni di Alberto Tedesco, senatore del gruppo misto eletto nelle liste del Partito Democratico. La contemporaneità tra il voto su Tedesco e quello della Camera su Alfonso Papa ha portato all’accostamento delle due vicende, che invece sono ovviamente molto diverse tra loro. Di quella di Tedesco, poi, si sa molto meno, anche perché è iniziata parecchi anni fa.

Chi è Alberto Tedesco
Alberto Tedesco ha 61 anni ed è socialista: è stato dirigente nazionale del PSI, poi membro dello SDI, poi dei “Socialisti autonomisti”, di cui è stato segretario regionale in Puglia. In Puglia è stato anche consigliere regionale prima di diventare, nell’aprile del 2005, assessore regionale della Sanità nella prima giunta Vendola. Già in quei giorni si parla del fatto che sia la moglie che i tre figli di Tedesco hanno partecipazioni azionarie in alcune società che commercializzano in Puglia prodotti farmaceutici e parafarmaceutici, e che questo potrebbe rendere inopportuna la sua nomina. All’epoca, Tedesco dice di aver chiesto ai suoi parenti di dismettere le loro quote. «Ciò che non posso chiedere è di cambiare mestiere». Nonostante qualche titubanza, alla fine Vendola si decide e lo nomina assessore.

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Le accuse dell’Italia dei Valori
Passano due anni e il presunto conflitto di interessi di Tedesco torna sulle pagine dei giornali. L’Italia dei Valori, alleata di Tedesco e di Vendola, denuncia che “le aziende sanitarie del figlio [di Tedesco, ndr] da quando è assessore hanno incrementato il fatturato del cento per cento”. In realtà l’aumento è stato del trenta per cento, si vedrà poi. Tedesco dice che la moglie e i figli hanno ceduto le loro quote e l’unica società rimasta nelle loro mani è la Eurohospital, “fondata dopo l’insediamento della giunta Vendola”. Ma l’IdV e il centrodestra fanno riferimento proprio ai guadagni di Eurohospital. Il centrodestra si associa alle accuse e sostiene che i fatturati da record delle società si spieghino con dei non meglio precisati favori fatti da Tedesco durante i suoi anni da assessore. Chiedono quindi a Tedesco di “spiegare” i guadagni di società non sue.

L’inchiesta
Siamo nell’ottobre del 2007: raccogliendo le denunce dell’Italia dei Valori e del centrodestra, la procura apre un’indagine conoscitiva. Il centrodestra presenta una mozione di sfiducia nei confronti di Tedesco, che il consiglio regionale respinge: “cifre alla mano”, scrive Repubblica all’epoca, “Tedesco ha dimostrato come le aziende dei figli non abbiano incrementato in questi anni il fatturato rispetto alle altre società”. Nel frattempo però l’indagine continua, la Guardia di Finanza compie alcune perquisizioni e gli inquirenti iniziano a definire il nodo da sciogliere. Nel corso del suo mandato, infatti, Tedesco ha aggiunto nell’elenco delle cliniche accreditate dalla regione Puglia – quelle che possono erogare prestazioni in convenzione – anche due cliniche private che acquistano i prodotti dalle ditte dei suoi figli. Niente di formalmente illecito, ma gli inquirenti vogliono capire se questa scelta è dovuta alla volontà di favorire le aziende dei suoi familiari.

Le elezioni del 2008
Intanto succede una cosa che cambierà lo scenario, a un certo punto, ma non lo sappiamo ancora. In quei mesi in Italia cade il governo Prodi e si torna al voto: Alberto Tedesco in Puglia viene inserito nelle liste del PD per il Senato. In teoria è una posizione da ineleggibile, ma il mancato raggiungimento del quorum da parte della Sinistra Arcobaleno farà scattare per il PD più seggi del previsto: Alberto Tedesco finisce per essere il primo dei non eletti e rimane assessore della Sanità.

Il 6 febbraio 2009
Alle 16,51 del 6 febbraio 2009 l’ANSA diffonde un lancio di agenzia: Alberto Tedesco risulterebbe indagato a proposito di un “sistema corruttivo” che ruoterebbe attorno al mondo della sanità, le accuse sono di corruzione e associazione a delinquere. Scrive Repubblica: “al centro dell’inchiesta coordinata da Desirèe Digeronimo ci sarebbero cliniche private o centri di riabilitazione che avrebbero erogato un numero eccessivo di prestazioni e affidamenti irregolari di appalti per la fornitura di prodotti ospedalieri”. Oltre a Tedesco sono indagate altre quindici persone, tra cui manager, dirigenti delle ASL pugliesi e imprenditori. Tedesco si dimette da assessore a tempo di record: tre ore e 49 minuti dopo il lancio dell’ANSA. «A Tedesco confermo la mia stima umana e politica insieme alla certezza che saprà dimostrare rapidamente la propria estraneità a qualunque addebito», dice Nichi Vendola.

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