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  • Lunedì 18 luglio 2011

La webcam contro la corruzione in India

Il capo del governo del Kerala vara la trasparenza in ufficio 24 ore su 24

Oommen Chandy ha 67 anni, ed è il capo del governo dello stato del Kerala nel sud dell’India: ha deciso di combattere la corruzione mettendo online le immagini in diretta 24 ore su 24 del suo ufficio. L’idea è quella di consentire ai cittadini di controllare in qualsiasi momento della giornata l’attività del primo ministro e dei suoi impiegati, nella speranza che sapendo di essere osservati non compiano atti illeciti.

«Invece di agire contro la corruzione, penso che si debba creare un’atmosfera in cui tutto sia trasparente. I cittadini devono sapere tutto» spiega Chandy al New York Times. Nel primo giorno dell’esperimento online iniziato a luglio, il sito web del governo ha avuto centomila visite e nei giorni seguenti i volumi di traffico sono rimasti molto alti. Le immagini hanno mostrato riunioni con lo staff del ministro capo e incontri con altri uomini politici e di affari, ma senza l’audio. Chandy sostiene la necessità di mantenere un minimo di privacy, evitando che i suoi interlocutori si sentano in qualche modo limitati a parlare a causa delle telecamere.

Secondo i detrattori di Chandy, l’iniziativa è una semplice scelta di facciata e non aiuta davvero a ridurre i casi di corruzione nel governo del Kerala. Lo scambio di tangenti e altre attività illecite continueranno a esserci, dicono, semplicemente all’esterno dell’ufficio a debita distanza dagli obiettivi delle webcam. Il sistema potrebbe funzionare meglio se venisse applicato su larga scala, installando per esempio le telecamere nelle stazioni di polizia, dove si verificano di solito numerosi casi di corruzione.

Politici, funzionari e agenti delle forze dell’ordine corrotti sono stati al centro di numerosi scandali negli ultimi mesi in India. L’ex ministro federale delle telecomunicazioni è stato arrestato con l’accusa di aver favorito alcune compagnie telefoniche per la distribuzione delle licenze, mentre alcuni funzionari incaricati di organizzare i Giochi del Commonwealth sono stati arrestati per corruzione.

Tra il 2004 e il 2006, Chandy ricoprì già la carica di ministro capo del Kerala e sperimentò una soluzione simile a quella di oggi nel proprio ufficio, mostrando con una webcam quanto accadeva al suo interno. Membro dell’Indian National Congress Party, il partito di centro-sinistra indiano ispirato al liberalismo sociale, nel 2006 lasciò l’incarico ministeriale che venne ricoperto da Velikkakathu Sankaran Achuthanandan, del Partito Comunista dell’India, che decise di rimuovere la webcam. Ora che sono nuovamente all’opposizione, i comunisti non risparmiano critiche a Chandy e alla sua iniziativa per la trasparenza, bollata come una semplice mossa di propaganda sostanzialmente inutile.