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  • Venerdì 15 luglio 2011

“Colpire l’Italia è una cosa ragionevole”

L'Italia si merita le speculazioni finanziarie, spiega un economista tedesco intervistato dallo Spiegel

Hans-Peter Burghof è docente universitario e direttore dell’Institute of Banking and Financial Services dell’Università di Hohenheim. Il settimanale tedesco Spiegel lo ha intervistato a proposito della crisi finanziaria italiana, e l’economista ha dato un giudizio molto duro sulla nostra situazione e sulle responsabilità del governo, sostenendo che, dal punto di vista dei mercati finanziari, “colpire l’Italia è una cosa ragionevole”.

Secondo Burghof, l’Italia “non è innocente, per quanto riguarda il suo declino”. Il ministro Giulio Tremonti sarebbe in grado di garantire credibilità alla politica economica italiana, ma sono le “chiacchiere imprudenti” di Silvio Berlusconi a scatenare le reazioni del mercato, in particolare quando mette in discussione i richiami all’austerità del suo stesso ministro.

Un segnale allarmante, secondo Burghof, è lo spazio insufficiente che i media italiani dedicano alla crisi. Questo significa che il paese preferisce “restare separato dalla realtà” e non affrontare seriamente i suoi problemi: una strategia perdente e pericolosa, perché ritarda le azioni necessarie a risolvere i problemi economici più gravi (primo fra tutti l’altissimo debito pubblico) e porta i mercati a colpire l’Italia. L’economista, infatti, non è d’accordo con l’approccio di molti politici che sembrano convinti che i mercati finanziari prendano le decisioni in modo emotivo e reagiscano in preda al panico. I mercati finanziari sono invece molto attenti alle cifre e non si lasciano tranquillizzare dagli annunci dei governi.

Oggi osservano che l’Italia è molto indebitata e si accorgono che un investimento in Italia è ora meno sicuro, per cui la colpiscono scommettendo sul peggioramento della sua situazione: e questo non perché si lascino guidare dal panico, ma perché “colpire l’Italia è una cosa ragionevole”. E nel caso dell’Italia, un piano di salvataggio a carico dell’Europa, sul modello di quello greco, non può funzionare: “tutti sanno che l’Italia deve risolvere i suoi problemi da sola”. L’Italia, secondo Burghof, dovrebbe approvare credibili misure di austerità il prima possibile. Non è detto poi che la situazione italiana sia realmente “contagiosa”, conclude: gli investitori sono in grado di valutare separatamente anche i paesi dell’euro e di distinguere l’Italia dalla Spagna, la Germania dalla Francia.

foto: GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images