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  • Giovedì 30 giugno 2011

Il festino (finito male) dei calciatori messicani

A pochi giorni dall'inizio della Coppa America otto giocatori sono stati mandati a casa per quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica

di Lorenzo Lamperti e Alessandro Oliva

The director of the national teams of the Mexican Football Federation (FMF), Hector Gonzalez, gestures during a press conference at the Federation's headquarters in Mexico City on June 28, 2011. Eight members of the Mexican national squad that will participate in the 2011 Copa America in Argentina next month, were banned to play for six months and fined with 4.170 US dollars each, for indiscipline, Gonzalez said. AFP PHOTO/ Yuri CORTEZ (Photo credit should read YURI CORTEZ/AFP/Getty Images)
The director of the national teams of the Mexican Football Federation (FMF), Hector Gonzalez, gestures during a press conference at the Federation's headquarters in Mexico City on June 28, 2011. Eight members of the Mexican national squad that will participate in the 2011 Copa America in Argentina next month, were banned to play for six months and fined with 4.170 US dollars each, for indiscipline, Gonzalez said. AFP PHOTO/ Yuri CORTEZ (Photo credit should read YURI CORTEZ/AFP/Getty Images)

La notte di sabato 25 giugno otto calciatori messicani hanno fatto entrare nella loro stanza d’albergo quattro prostitute. Al termine del festino le donne hanno anche derubato i giocatori. I colpevoli sono stati rispediti a casa dalla Federcalcio del Messico e salteranno la Coppa America, il massimo torneo calcistico sudamericano, che prende il via venerdì 1 luglio in Argentina.

La nazionale di calcio messicana si trovava a Quito per disputare contro l’Ecuador l’ultima amichevole in preparazione della Coppa. Le quattro ragazze invitate in camera, che secondo fonti della polizia di Quito avevano “un aspetto normale”, hanno approfittato dell’ospitalità dei calciatori per razziare tutto quello che hanno potuto: Blackberry, iPod, iPhone, Nintendo, pc e contanti per un bottino totale di 150mila pesos, quasi 10mila euro.

Il Messico ha mandato a casa gli otto giocatori coinvolti: Israel Jimenez, Nestor Vidrio, Jonathan Dos Santos, Marco Fabian, Jorge Hernandez, Javier Cortes, Nestor Caldern e David Cabrera. «È una decisione molto dolorosa per noi, soprattutto perché arriva a una sola settimana dall’inizio del torneo», ha spiegato Gonzalez Inarritu, il responsabile del settore tecnico della Federcalcio messicana. «I giocatori hanno confessato, erano delusi, amareggiati, pentiti e si sono scusati, ma devono capire che la disciplina, l’ordine e il rispetto sono molto importanti».

Un duro colpo per l’immagine calcistica del Messico, che sta ospitando in questi giorni i mondiali under 17. La nazionale messicana è reduce dalla vittoria della Gold Cup, il torneo della Concacaf, ovvero la federazione calcistica di nord e centro America e si presenta alla Coppa America con una selezione di under 22. Ora le speranze di fare strada nella competizione sono ancora meno. Il Messico prova a discolparsi e accusa l’Ecuador. La delegazione della squadra ha protestato con l’albergo dove si è svolto il fatto per i mancati controlli e ha chiesto aiuto all’ambasciata messicana di Quito per ottenere un risarcimento danni.

Guida alla Coppa America 2011

foto: YURI CORTEZ/AFP/Getty Images