Cambogia e Thailandia continuano a litigare
Il cessate il fuoco stabilito ieri è stato già violato, gli eserciti sono ancora schierati al confine (foto)
Oggi l’esercito thailandese ha sparato nuovamente contro il confine cambogiano nella zona attorno al tempio Ta Krabey, conteso dai due paesi, violando il cessate il fuoco che era stato stabilito ieri. Gli scontri, iniziati la scorsa settimana, hanno ucciso 16 persone e costretto migliaia di persone ad abbandonare le loro case vicino al confine e a rifugiarsi nei paesi vicini. A sua volta la Thailandia ha accusato l’esercito cambogiano di aver violato per primo la tregua.
Il corrispondente di Al Jazeera Wayne Hay, che si trova a Ta Mieng in Thailandia, al confine con la Cambogia, ha detto che sia i tailandesi che i cambogiani stanno rafforzando le truppe al confine. Mercoledì il ministro della Difesa tailandese avrebbe dovuto incontrare con il suo omologo cambogiano a Phnom Penh, ma ha rimandato la visita a una data ancora sconosciuta. Non è ancora chiaro di chi sia la responsabilità per l’inizio degli ultimi scontri.
Ta Krabey dista circa 200 chilometri da Preah Vihear, un altro tempio assegnato alla Cambogia da una risoluzione internazionale del 1962 ma teatro di altri scontri cruenti lo scorso febbraio, che fecero altri dieci morti. Molti tratti del confine tra Cambogia e Thailandia non sono tracciati con chiarezza, causando continue tensioni tra i due paesi negli ultimi anni. L’incertezza sui confini viene anche dal fatto che i decenni di guerra in Cambogia hanno lasciato mine antiuomo in molte zone della giungla. La Thailandia vorrebbe una risoluzione bilaterale mentre la Cambogia vorrebbe una mediazione internazionale e l’arrivo di osservatori indipendenti nella zona.