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  • Mercoledì 9 marzo 2011

Non è carino?

Lo zoo del North Carolina prova la strategia "panda" con una salamandra alligatore

In this Monday, April 12, 2010 picture, Jimmy Blackaby holds a hellbender salamander he caught while fishing from the Licking River in Ohio the previous weekend. Blackaby measured the hellbender to be about 21 inches long. (AP Photo/The Cincinnati Enquirer, Tom Miller) MANDATORY CREDIT
In this Monday, April 12, 2010 picture, Jimmy Blackaby holds a hellbender salamander he caught while fishing from the Licking River in Ohio the previous weekend. Blackaby measured the hellbender to be about 21 inches long. (AP Photo/The Cincinnati Enquirer, Tom Miller) MANDATORY CREDIT

Sono passati tanti anni che ormai l’espressione “panda” per definire qualcosa in via d’estinzione o da proteggere è a sua volta in via d’estinzione. Da quando il WWF lo scelse come suo simbolo, gli sforzi per conservare il panda hanno anche ottenuto dei lenti successi: ma di certo fu un’idea comunicativa di straordinaria efficacia per il movimento ambientalista, che spesso si è poi tentato di replicare proponendo e rendendo familiari nuovi animali da salvare in contesti diversi.

Adesso, racconta il Wall Street Journal, lo zoo statale della North Carolina ha deciso di adottare una sua nuova mascotte per promuovere il rispetto della natura e in particolare dei fiumi. Ma l’animale scelto è la salamandra alligatore: è piuttosto grande – può raggiungere anche mezzo metro di lunghezza – e vive nascondendosi nel fondale dei ruscelli dell’altopiano d’Ozark e dei Monti Appalachi. Il principale sostenitore di questa scelta è John Groves, l’esperto di anfibi e rettili dello zoo, consapevole che “molte persone considerano questo animale brutto e repellente”: trasformarlo in un simbolo dell rispetto dell’ambiente non sarà facile come lo è stato per i panda e le foche.

La creazione della mascotte è già avviata: si chiama Snotty – in inglese il nome dell’animale è “snot otter” – e tra i suoi inventori c’è Ben Stanley, uno studente di vent’anni, che ha indossato il costume della mascotte quando è stata presentata al pubblico lo scorso agosto, durante una festa nel parco nazionale dedicata al fiume (il risultato è una specie di Gabibbo, visto da qui: il quale Gabibbo a sua volta imitava una mascotte sportiva americana). Stanley ha detto che soltanto un bambino era impaurito dal costume, mentre gli altri si divertivano. In quell’occasione John Groves ha cercato di interessare le persone alla drastica diminuzione di esemplari di salamandra alligatore che si è registrata negli ultimi anni.

I motivi non sono chiari e potrebbe trattarsi di una combinazione di molteplici fattori: l’inquinamento, il bracconaggio e l’abitudine dei pescatori di uccidere le salamandre alligatore. Gli esemplari più giovani sono diventati molto rari e alcuni scienziati temono che abbiano smesso di accoppiarsi. Nell’altopiano di Ozark questo tipo di salamandra è diventato così raro che il ministero per la natura selvatica degli Stati Uniti ha deciso di considerarlo un animale in via di estinzione e proibirne l’esportazione. La salamandra alligatore dell’est – l’altra variante di questa specie – è ancora più rara e nessuno sa bene quanti esemplari siano rimasti. Groves sta tentando di ripopolarle, ma nessuno finora è mai riuscito a farle crescere in cattività.

Presto saranno pronte magliette e poster con Snotty, e probabilmente verranno messi in commercio anche pupazzi e decorazioni natalizie. Alcuni studenti di grafica e design dell’università di Asheton hanno presentato a Groves un po’ di proposte per la campagna marketing: in un disegno Snotty era ritratto come un super eroe, in un altro indossava la maschera di un panda e in un altro ancora era avvolto in una copertina rosa. Il ricavato delle vendite degli oggetti legati a Snotty verrà impiegato da Groves per continuare la ricerca sulle salamandre alligatore.