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  • Mercoledì 9 marzo 2011

La giornata in Libia

Gheddafi guadagna successi sul campo e circolano altre voci (infondate) su una sua fuga

Aggiornamento delle 17:40
Un video streaming mostra una manifestazione a sostegno dei ribelli libici che si starebbe svolgendo a Bengasi

Aggiornamento delle 17:30

Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto che due dei tre aerei decollati oggi dalla Libia sono diretti verso Bruxelles. A bordo ci sono alcuni emissari del governo libico che incontreranno nei prossimi giorni i rappresentanti dell’Unione Europea e della NATO.

Un video di Al Jazeera mostra alcune immagini degli scontri di oggi.

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Mentre la comunità internazionale continua a discutere sull’opportunità e sulle modalità di intervento in Libia, nel paese continuano anche oggi gli scontri tra le forze leali a Gheddafi e i suoi oppositori. Negli ultimi giorni i soldati di Gheddafi hanno rafforzato le loro posizioni militari nelle cittadine occidentali, hanno frenato l’avanzata dei ribelli verso Tripoli e stanno combattendo per riconquistare le città che si erano liberate.
Al Jazeera riporta che oggi diversi cecchini hanno sparato nella piazza principale di Tripoli, mentre i soldati entravano nelle case vicine e uccidevano gli abitanti. Ras Lanuf – sede di un’importante stazione petrolifera, in mano ai ribelli – è stata colpita da almeno tre bombe. La tv di stato libica ha attribuito il bombardamento ad Al Qaida.  La città di Zawiyah, che si trova a circa 50 chilometri a ovest di Tripoli, rimane sotto assedio e pesantemente distrutta dai combattimenti. Un testimone ha detto alla Reuters che «ci sono carri armati ovunque. La piazza principale della città è circondata da carri e armati e ci sono tantissimi cecchini sui tetti dei palazzi. La situazione è davvero spaventosa». Al Jazeera riporta che un convoglio delle Nazioni Unite dovrebbe arrivare a Bengasi nelle prossime ore, carico di cibo. Nel frattempo l’ONU ha aperto un’indagine sull’uso della tortura impiegato dalle forze di Gheddafi per reprimere le rivolte.

Mentre nel resto del paese continua la guerra civile, questa mattina Gheddafi è apparso nuovamente alla tv di stato libica, e ha accusato per l’ennesima volta le potenze occidentali di sobillare i giovani più deboli e confusi contro il regime. Secondo Gheddafi le potenze straniere starebbero cercando di mettere le mani sul petrolio libico e di colonizzare nuovamente il paese. Mustafa Abdel Jalil, leader del consiglio che guida temporaneamente i ribelli, ha detto ad Al Jazeera che sarebbe in corso una trattativa con Gheddafi: “se lascia la Libia nel giro di 72 ore e mette fine ai bombardamenti siamo disposti a non perseguirlo per i suoi crimini”. Negli ultimi giorni si era parlato di un tentativo da parte di Gheddafi di trattare con i ribelli, ma le voci non sono mai state confermate e un funzionario del ministero degli Esteri ha definito le voci sulle trattative ha definite “del tutto senza senso”.
Nel frattempo tre aerei privati di Gheddafi hanno lasciato Tripoli. Al Jazeera riporta che un aereo è atterrato al Cairo: trasportava il viceministro della Difesa. Secondo alcune fonti dovrebbe incontrare il consiglio militare che sta guidando l’Egitto, secondo altri porterebbe un messaggio di Gheddafi ad Amr Moussa, il leader della Lega Araba. Non è ancora chiara la destinazione degli altri due aerei. La NATO – che li sta monitorando – li avrebbe seguiti sorvolare l’Italia e la Svizzera.