Elezioni anticipate in Kazakhstan

La Corte Costituzionale respinge il tentativo del presidente Nazarbayev di restare al potere per altri 10 anni

Il presidente del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, ha annunciato oggi elezioni anticipate dopo che la  Corte Costituzionale ha respinto il suo tentativo di restare al potere per altri dieci anni.

A inizio gennaio il parlamento aveva presentato la proposta per un referendum che – se approvato – avrebbe consentito al presidente di eludere le elezioni previste per il 2012 e per il 2017 e restare automaticamente in carica fino al 2020. Ma la Corte Costituzionale lo ha respinto definendolo «non conforme alla Costituzione». Il presidente oggi ha reagito annunciando nuove elezioni: «Guidato dai più alti interessi per la nazione, ho deciso di non tenere il referendum e di andare a elezioni anticipate». La data del voto non è ancora stata fissata.

Nazarbayev ha 70 anni ed è al potere da quando il paese ha conquistato l’indipendenza dall’Unione Sovietica. Da allora, secondo tutti gli osservatori internazionali, non ha mai permesso che si svolgessero elezioni libere e democratiche. Il Parlamento è costituito quasi interamente da membri del suo partito, e ha già votato una legge che consente a Nazarbayev di ricandidarsi alla presidenza all’infinito. Non è la prima volta che Nazarbayev lega il prolungamento del suo mandato a un referendum: era già capitato nel 1995, quando in questo modo ottenne di rimanere alla guida del paese fino al 1999.

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