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  • Domenica 30 gennaio 2011

L’Olanda interrompe i rapporti con l’Iran

L'Olanda congela i rapporti con l'Iran dopo l'impiccagione di una donna di origine olandese

Il governo olandese ha congelato tutti i rapporti con l’Iran dopo che il regime di Teheran ha condannato a morte una donna iraniana di origine olandese. Sahra Bahrami, 46 anni, è stata uccisa sabato mattina per impiccagione dopo essere stata accusata di traffico di droga.

La famiglia della donna accusa il governo iraniano di avere costruito ad hoc le accuse contro di lei solo perché era una delle persone arrestate durante una delle proteste anti-governative seguite alle elezioni del 2009. Il portavoce del ministero degli Esteri olandese, Bengt van Loosdrecht, ha annunciato che tutti i rapporti con Teheran sono interrotti. Qualsiasi incontro o contatto tra rappresentanti del governo olandese e governo iraniano d’ora in poi dovrà avere l’autorizzazione ufficiale del ministero. Il ministero degli Esteri olandese ha anche chiesto a tutti i propri cittadini con doppia nazionalità olandese e iraniana di non andare in Iran, spiegando che non sarebbe in grado di aiutarli in caso di bisogno.

Con l’impiccagione di Sahra Bahrami il numero di persone uccise dal regime iraniano dall’inizio del 2011 sale a 66. Secondo i dati dell’organizzazione umanitaria iraniana ICHRI, l’Iran è il paese che esegue il più alto numero di condanne a morte del mondo, il secondo in assoluto dopo la Cina. Nel 2010 sono state giustiziate 179 persone, nel 2009 erano state 388. «Ci sono molti dubbi sulla correttezza dei processi e perfino sull’identità degli imputati. Ci sono preoccupazioni molto forti sugli abusi commessi dalle autorità giudiziarie», ha detto il direttore di ICHRI Hadi Ghaemi.