• Italia
  • Mercoledì 12 marzo 2025

Paolo Zampolli non sarà “inviato speciale” degli Stati Uniti in Italia

Donald Trump ha scritto su Truth Social che sarà invece «inviato speciale per le partnership globali»

Paolo Zampolli a una conferenza sugli oceani nel 2021 (Paul Morigi/Getty Images)
Paolo Zampolli a una conferenza sugli oceani nel 2021 (Paul Morigi/Getty Images)
Caricamento player

Martedì il presidente statunitense Donald Trump ha scritto su Truth Social, il social network che gli appartiene e che usa spesso per annunci ufficiali, di aver nominato l’imprenditore italoamericano Paolo Zampolli «inviato speciale per le partnership globali». Nelle ultime settimane Zampolli era stato in visita in Italia presentandosi  invece come inviato speciale di Trump per l’Italia: la carica sarebbe stata praticamente inedita, e né al ministero degli Esteri o alle rispettive ambasciate, né alla presidenza del Consiglio o a quella della Repubblica risultava una sua nomina ufficiale. Sulla sua nomina insomma c’erano stati dubbi fin dall’inizio.

Gli inviati speciali sono rappresentanti diplomatici che i capi di Stato o di governo nominano per occuparsi di specifiche questioni non demandabili a un normale ambasciatore. Trump ha scritto che nel suo nuovo ruolo Zampolli «aiuterà a promuovere gli interessi americani sulla scena globale», ma non ha dato ulteriori dettagli su cosa farà.

Non è chiaro perché la nomina italiana alla fine non sia stata confermata. Zampolli aveva detto di averla ricevuta a voce direttamente da Trump, in un contesto di nomine comunque senza precedenti e fatte negli scorsi mesi sulla base di preferenze personali di Trump: per esempio, a gennaio ha nominato gli attori Jon Voight, Mel Gibson e Sylvester Stallone come «ambasciatori speciali» per Hollywood, dopo gli incendi che hanno devastato Los Angeles. Nei giorni della sua visita in Italia, Zampolli aveva avuto diversi incontri istituzionali, e aveva anche criticato apertamente alcuni esponenti di governo, in particolare il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sminuendolo molto e chiamandolo «Tagliatella». Aveva invece elogiato la presidente del Consiglio Meloni e il leader della Lega Salvini, vicepresidente del Consiglio insieme a Tajani.

Zampolli è un personaggio particolare: nacque a Milano, ma lasciò presto l’Italia e frequentò Miami, Ibiza e poi New York, dove iniziò a lavorare nella moda. Da fondatore di un’agenzia di modelle fece conoscere a Trump la sua attuale moglie, Melania. Anche grazie a questo è amico intimo di Trump, ed è un assiduo frequentatore della sua residenza in Florida, Mar-a-Lago, ma è anche molto vicino a illustri esponenti Democratici. Dalle verifiche di alcuni tecnici del ministero degli Esteri, risulta che l’unico incarico diplomatico ufficiale di Zampolli sia quello di ambasciatore alle Nazioni Unite della Dominica, un piccolissimo stato caraibico.

– Leggi anche: «Salvini è uno smart guy, un tipo in gamba. Antonio Tajani, invece, è Tagliatella!»