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  • Lunedì 17 gennaio 2011

L’attesa di Tunisi

Del nuovo esecutivo faranno parte anche tre membri dell'attuale opposizione

Oggi in Tunisia dovrebbe essere il giorno del nuovo governo di unità nazionale. Secondo le ultime indiscrezioni il nuovo esecutivo dovrebbe avere al suo interno tre membri dell’attuale opposizione, alcuni politici indipendenti, economisti e rappresentanti dei sindacati del paese. L’attuale ministro dell’Interno e l’attuale ministro degli Esteri potrebbero rimanere al loro posto. Il primo ministro Mohamed Ghannouchi ieri ha detto che la nuova coalizione aprirà una nuova pagina per la storia della Tunisia. Il governo però non sarà guidato da lui, che aveva preso il potere ad interim dopo la fuga di Ben Ali, bensì dal presidente del parlamento, insediatosi a seguito di una pronuncia della corte costituzionale.

Nel frattempo nel paese continua la resa dei conti tra i sostenitori dell’ex presidente  Ben Ali e la nuova leadership tunisina. Ieri sera l’esercito ha dato l’assalto al palazzo presidenziale di Cartagine, dove si trovavano alcuni esponenti della guardia presidenziale ancora fedeli a Ben Ali. Gli scontri sono continuati fino a notte fonda. Altri incidenti si sono verificati in diverse altre zone dell capitale. Due persone sono state uccise dalla polizia in una sparatoria che ha lasciato gravemente ferito anche un fotografo francese. Una seconda sparatoria è scoppiata davanti al ministero dell’Interno, dove alcuni uomini hanno iniziato a sparare dalle finestre dell’edificio. Anche in questo caso sono morte due persone.

In una terza sparatoria davanti alla sede del Partito Democratico sono rimasti feriti anche cinque svedesi che si trovavano in Tunisia per una battuta di caccia al cinghiale. «Hanno trovato i fucili nella nostra macchina e pensato fossimo mercenari venuti per fomentare le violenze contro gli oppositori di Ben Ali», ha detto uno dei cacciatori «ci hanno trascinato fuori dalla macchina e picchiati, poi è arrivata la polizia e abbiamo potuto spiegare tutto, ora vogliamo solo andare a casa». Molte persone continuano a issare barricate in vari quartieri della città per paura di subire attacchi e saccheggi come nei giorni scorsi. Secondo i corrispondenti di BBC e Al Jazeera gran parte della popolazione non si fida della polizia, sospettata di essere ancora in parte fedele a Ben Ali.

– Puntate precedenti: Ben Ali è scappato