In questi giorni milioni di passeggeri transitano per gli aeroporti di mezzo mondo per ricongiungersi con amici e parenti e trascorrere insieme le feste. In metà del mondo, poi, questi giorni sono anche giorni di maltempo, di neve, di pioggia. Per queste ragioni le ultime settimane dell’anno si rivelano spesso le più difficili per chi decide di spostarsi in aereo: cancellazioni e ritardi dei voli sono frequenti e non è sempre chiaro in quali casi si possano chiedere e ottenere i rimborsi. In Italia, per capirci qualcosa di più i passeggeri possono fare affidamento sulla Carta dei Diritti del Passeggero, compilata dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) sulla base delle direttive nazionali ed europee che regolano i rapporti tra compagnie aeree, aeroporti e clienti.
La Carta contempla tutto quanto occorre sapere per far valere i propri diritti, ma il documento è molto lungo ed è spesso scritto in stile burocratico e poco chiaro. Le informazioni più importanti sono contenute nel secondo capitolo, quello che elenca i diritti dei passeggeri nei casi dei principali disservizi come ritardi e mancati imbarchi.
Su quali aerei
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Non ti fanno salire a bordo
Se però la compagnia aerea ti propone di prendere un volo alternativo e tu accetti, hai diritto alla metà dei soldi. La compagnia deve però trovarti un posto su un aereo che arrivi non più tardi di: due ore dopo rispetto al tuo volo originariamente prenotato, nel caso di voli inferiori ai 1500 km; tre ore nel caso di voli nella UE oltre i 1500 km o tra i 1500 km e i 3500 km se si tratta di un internazionale; quattro ore per i voli internazionali oltre i 3500 km.
E la tua compagnia aerea deve anche offrirti pasti e bevande se ti fa aspettare troppo e anche una sistemazione in albergo, sempre nel caso in cui le ore di attesa diventino troppe. Hai anche diritto a due telefonate gratuite e ad avere una connessione per mandare le email.
Ti hanno cancellato il volo
Le compagnie aeree non navigano nell’oro, l’Unione Europea lo sa e così ha messo qualche paletto per quanto riguarda le compensazioni in caso di mancata partenza di un volo. Se la tua compagnia aerea dimostra che l’aereo non è partito a causa del maltempo, di scioperi o di allarmi per la sicurezza non è tenuta a darti dei soldi come risarcimento per la mancata partenza. Se il volo viene cancellato per motivi non di emergenza, alla compagnia basta avvisarti due settimane prima della partenza per evitarsi il pagamento di una compensazione.
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Il volo ritarda, molto
E se il tuo volo dopo cinque ore non è ancora partito puoi rinunciare e chiedere che ti rimborsino per intero il biglietto.
Reclama!
I primi reclami vanno sempre presentati alle compagnie aeree con cui hai stipulato il contratto di trasporto, quello che accetti nel momento in cui acquisti un biglietto aereo. Se per qualche ragione la compagnia aerea non fa il proprio dovere entro un tempo massimo di sei settimane, puoi decidere di segnalare il problema all’Enac nell’aeroporto in cui hai avuto la disavventura.
Visto che la soluzione di far riferimento all’aeroporto non era poi così pratica, da qualche tempo l’Enac ti permette anche di fare reclamo online, utilizzando un modulo che puoi compilare andando qui. Quando riceve un reclamo, l’Ente lo analizza e fa la verifiche del caso. Se riscontra un comportamento scorretto della compagnia aerea la sanziona e ti fornisce le conclusioni sugli accertamenti che ha condotto. Sono documenti utili se decidi di andare avanti e di intraprendere azioni legali contro la compagnia aerea che non si è comportata correttamente con te.
Avevi una valigia
Avevi una valigia intera