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  • Venerdì 10 dicembre 2010

Come sta Julian Assange

Si sarebbe fatto trasferire in una unità d'isolamento per stare più tranquillo

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato trasferito in una unità di isolamento della prigione di Wandsworth in cui si trova da martedì. Secondo il Guardian, Assange avrebbe chiesto di essere trasferito lontano dagli altri compagni di cella perché questi avrebbero dimostrato troppo interesse nei suoi confronti.

Assange era stato arrestato martedì dopo essersi presentato volontariamente in una stazione di polizia in Gran Bretagna. I suoi avvocati hanno detto che per il momento è abbastanza allegro e se la sta cavando bene. Si è lamentato perché non ha accesso a un computer e perché non ha niente su cui scrivere. E si è rammaricato dopo avere sentito che molti hanno iniziato ad accusare Wikileaks di avere ispirato gli attacchi hacker degli ultimi giorni. Le autorità hanno fatto sapere che gli metteranno presto a disposizione un computer con accesso a Internet limitato.

Assange era ricercato in tutta Europa non per la sua attività con Wikileaks ma per le accuse di violenza sessuale che gli erano state rivolte da un tribunale svedese, che pochi giorni fa aveva fatto richiesta di estradizione nei suoi confronti. Poco dopo l’Interpol aveva emanato un mandato d’arresto internazionale. I suoi avvocati sperano di riuscire a farlo uscire su cauzione il prossimo martedì. Nei giorni scorsi l’Independent aveva riportato delle voci, non confermate, per cui gli Stati Uniti starebbero già parlando con la Svezia riguardo una sua possibile successiva nuova estradizione: in questo momento, comunque, su Julian Assange non pende alcuna accusa da parte del sistema giudiziario americano.

Domenica 28 novembre Wikileaks aveva iniziato a diffondere i cosiddetti «diplomatic cables»: rapporti ufficiali scritti da funzionari e ambasciatori facenti capo al dipartimento di Stato americano e aventi come oggetto le interazioni tra funzionari americani, o tra questi e ambasciatori o funzionari di governi stranieri. Il ministero della Giustizia americano ha subito aperto un’indagine per capire come Wikileaks sia riuscita a impossessarsi di queste informazioni.

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