La tempesta di neve sulla cometa

Le immagini della NASA mostrano i milioni di particelle di acqua ghiacciata sparati dai getti di anidride carbonica su Hartley 2

Lo scorso 4 novembre, la sonda Deep Impact della missione EPOXI della NASA ha sorvolato a distanza la cometa Hartley 2, scattando numerose fotografie che si stanno ora rivelando molto utili per comprendere proprietà e caratteristiche delle comete. Alcune immagini, da poco pubblicate dall’ente spaziale, mostrano un’affascinante “tempesta di neve” creata dai potenti getti di anidride carbonica che fuoriescono dalla cometa. La fuoriuscita del gas fa sì che dal corpo celeste si stacchino milioni di particelle e detriti di ghiaccio grandi quanto una palla da golf e in alcuni casi quanto un pallone da basket, spiegano gli esperti della NASA.

Gli scienziati hanno confrontato i nuovi dati con le informazioni raccolte precedentemente da un’altra cometa visitata dalla sonda che era in un certo modo differente da Hartley 2. Nel 2005, la sonda rilasciò con successo un proiettile impattatore contro la cometa Tempel 1, mentre la stava sorvolando. «Questa è la prima volta in cui vediamo singoli pezzi di ghiaccio nella nube intorno alla cometa o getti chiaramente generati dall’anidride carbonica» spiega Michael A’Hearn, ricercatore presso l’Università del Maryland. «Li abbiamo cercati, ma non abbiamo trovato questo tipo di detriti di ghiaccio intorno alla cometa Tempel 1.»

Secondo i ricercatori, Hartley 2 si comporta diversamente dalle altre quattro comete studiate da vicino o a distanza dalla missione EPOXI fino a ora. La presenza di anidride carbonica e l’emissione del gas dal nucleo verso l’esterno sembrano condizionare sensibilmente le dinamiche che portano alla formazione della coda della cometa. La risposta al calore del Sole, che porta la cometa a “sciogliersi”, è diversa rispetto al solito e porta all’emissione dell’acqua ghiacciata in modi differenti.

La forza dei getti di anidride carbonica fa sì che l’acqua ghiacciata venga sparata fuori dalla cometa ad alta velocità, ma solo da alcuno punti specifici della superficie del corpo celeste. Nell’area centrale della cometa, invece, l’acqua ghiacciata si trasforma in vapore acqueo, a causa del calore del Sole, che poi passa attraverso la superficie porosa di Hartley 2, creando nell’area una nube di vapore particolarmente densa.

Analizzando la grande mole di dati fornita da Deep Impact, i ricercatori della NASA confidano di poter capire con maggiore precisione le dinamiche che portano alla formazione della scia lasciata dalla cometa. Hartley 2 si trova a quasi 23 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, ha un diametro di circa 1,6 chilometri e viaggia a oltre 44mila chilometri orari.