Si può sciogliere solo la Camera dei Deputati?

La sbilenca invenzione del PresdelCons presa sul serio e spiegata

Un sito di studiosi di Diritto Costituzionale, il Ricostituente, aveva affrontato lo scorso agosto lo scenario evocato esplicitamente in questi giorni da Silvio Berlusconi: quello dello scioglimento della sola Camera dei Deputati, con conseguenti elezioni per rinnovare solo quel ramo del Parlamento.

Qualche voce vicina al Presidente del consiglio inizia a bisbigliare un’ipotesi che, nelle prossime settimane, potrebbe acquistare vigore. Di che si tratta? Dello scioglimento anticipato della sola Camera dei deputati.
È possibile un simile scenario? E quale significato avrebbe?
Partendo dalla seconda domanda, si devono mettere in luce due diversi aspetti: anzitutto la “pattuglia” dei finiani è più folta alla Camera (tra l’altro presieduta proprio da Gianfranco Fini, con una doppia veste politico-istituzionale che potrebbe diventare anomala) che al Senato. E proprio alla Camera i “dissidenti” sono più incisivi sugli equilibri della maggioranza che sostiene il governo. A ciò si aggiungono le proiezioni effettuate in questi giorni da alcuni scienziati della politica, che mostrano come – invece – in caso di nuove elezioni, il Pdl rischierebbe di perdere la maggioranza proprio al Senato.
Da qui l’idea, che potrebbe far gola a Berlusconi, di chiedere lo scioglimento della sola Camera: così, in un colpo solo, azzererebbe l’incarico istituzionale di Fini, potrebbe ottenere una più ampia maggioranza alla Camera e manterrebbe quella attuale al Senato.

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