La pm dei minori del caso Ruby contesta Maroni

«Le parole del ministro non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso»

Il pm dei Minori Anna Maria Fiorillo si rivolgerà al Csm «in quanto le parole del ministro Maroni che sembrano in accordo con quelle del procuratore Bruti Liberati non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso». Il Pm si occupò quella notte della vicenda della marocchina Ruby, portata in questura. «Io non dico più niente – ha proseguito il magistrato dei minori -, parlerò eventualmente dopo, quando il Csm sarà intervenuto». «Penso però che sia importante soprattutto il rispetto delle istituzioni e della legalità – ha aggiunto -, cosa a cui ho dedicato la mia vita e cosa in cui credo profondamente». «Proprio per questo rispetto della legalità e della giustizia – ha concluso -, quando le vedo calpestate parlo, perché altrimenti non potrei più guardarmi allo specchio come un essere umano».
Maroni, dal canto suo, non sembra avere molta intenzione di tornare sulla vicenda. «Il caso è chiuso» sarebbe stato il suo commento dopo la diffusione delle parole della Fiorillo, secondo quanto riportato dalle agenzie. Maroni ha poi sottolineato che la sua posizione «è la stessa del procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati».

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