Comincia il riconteggio delle schede in Piemonte

Ad Asti solo il 13 per cento delle schede contestazione porta l'indicazione del voto per Cota

È cominciato il riconteggio delle schede elettorali relative alle ultime elezioni regionali in Piemonte. Questo era stato disposto dal TAR in relazione al ricorso presentato riguardo le liste “Al centro con Scanderebech” e la lista “Consumatori con Cota”. La prima era accusata di aver utilizzato il nome di Scanderebech, presidente del consiglio regionale con l’UdC, allo scopo di non raccogliere le firme, salvo poi che Scanderebech è uscito dall’UdC e ha sostenuto Cota. La terza era quella dei “Consumatori per Cota”, con una simile motivazione relativa all’aggiramento della raccolta delle firme.

Il TAR ha disposto che i 14 mila voti ricevuti dalle due liste siano ricontati e verificati. Al fine del dirimere la legittimità dell’elezione di Cota sarà fondamentale capire quante schede portano la sola indicazione del voto alla lista e su quante invece l’indicazione di voto per il governatore della Lega è esplicito. Ad Asti il riconteggio è stato ultimato, e soltanto il 13 per cento delle schede contestate porta l’indicazione del voto per Roberto Cota. Se la tendenza fosse confermata per tutte le schede in questione, le schede direttamente attribuibili a Cota sarebbero più o meno duemila, a fronte di un vantaggio totale su Mercedes Bresso di novemila schede: insomma, dicono gli avvocati di Bresso, la vittoria di Cota dovrebbe essere annullata.

Le cose però non sono così semplici, perché sbarrando una delle liste contestate gli elettori estendevano implicitamente il loro voto anche a Roberto Cota, e questa non è un’interpretazione su cui si può discutere: è una norma prevista dalla legge vigente. Quindi i voti alla lista possono essere annullati, se si riscontrano delle irregolarità nella loro presentazione, ma che fare con i voti al candidato presidente frutto di quei voti di lista? Non ci sono vizi di forma nel voto indiretto a Cota, se non fosse che questo è stato espresso attraverso la croce su una lista che gli elettori pensavano legittima mentre invece non lo era. Ultimato il riconteggio, il TAR scioglierà la questione.

La settimana prossima si chiuderà il riconteggio anche a Biella, mentre (lunedì) s’inizierà quello di Alessandria: tutte insieme, le province piemontesi equivalgono al voto di Torino, dove le operazioni inizieranno entro pochi giorni, non appena risolti i problemi relativi al trasporto delle schede. Mercedes Bresso si dichiara “soddisfatta” dei numeri che arrivano da Asti: “in termini relativi, però, parliamo di una piccola provincia, quando i voti complessivi da controllare sono oltre 15.000”. “Abbiamo atteso a lungo l’applicazione della sentenza – rimarca Mercedes Bresso – a questo punto mi auguro che non si creino altri impedimenti, in modo da arrivare all’udienza fissata dal Tar per il 7 ottobre con una situazione complessiva definita. Chi riteneva il riconteggio un’operazione titanica e impossibile a questo punto dovrà ricredersi, in pochi giorni, nonostante i numerosi impedimenti adottati, si è arrivati a concludere il lavoro in una provincia e molte altre si stanno organizzando”.