Come se non bastasse, in Grecia…
Il ministro del turismo greco si è dimessa a causa dell'evasione delle tasse del marito
Tolis Voskopoulos, cantante e attore, è una leggenda in Grecia. Ma ieri, in accordo con le autorità fiscali i quotidiani greci hanno pubblicato la lista degli evasori delle tasse di spicco: Voskopoulos era tra questi, con un’evasione intorno ai 6,8 milioni di euro.
A fare le spese della scoperta non sono stati solo i suoi averi — immediatamente congelati — ma anche la moglie, ex attrice, e ora ministro del turismo. Dopo la pubblicazione della lista sui giornali, sono passate poche ore prima che Angela Gerekou si dimettesse. Il ministro ha spiegato di non avere nulla a che fare con i conti del marito ma le dimissioni sono arrivate comunque,
per prevenire che, durante questo momento particolarmente difficile [per la Grecia], gli affari di mio marito vengano usati per accuse generalizzate contro il governo.
Le dimissioni arrivano nel peggior momento possibile per la Grecia, sia perchè uno dei tentativi di risanare l’economia passa proprio attraverso la lotta all’evasione, sia perché siamo a fine maggio, l’inizio della stagione estiva. E il ministro del turismo stava già avendo vita difficile nel calmare gli albergatori, preoccupati per la cancellazione delle prenotazioni dei turisti dopo gli scontri violenti di Atene negli scorsi giorni.
aggiornamento: il Sole24Ore riferisce delle reazioni della stampa greca.
Subito si è scatenata la polemica politica in vista anche dello sciopero generale di giovedì dove i sindacati del settore pubblico e privato protestano per la quarta volta contro le misure di austerità del governo Papandreou che ha tagliato salari e pensioni dei dipendenti pubblici del 20%.
«Il tifone Angela colpisce il governo» titolava a tutta pagina il giornale socialista e filogovernativa To Vima dopo che Angela Gerekou è stata costretta a dimettersi. To Vima ha scritto che «per 17 anni hanno fatto finta di non vedere i debiti da 5,5 milioni di euro di Tolis Voskopoulos».
E l’altro giornale di sinistra Ta Nea paragona la Gerekou, già deputata ed ex attrice, alla Ifigenia di Euripide, «sacrificata» da Papandreou per i debiti di suo marito.
Il giornale di destra Eleftheros Typos è partito all’attacco accusando il ministro delle Finanze George Papaconstantinou di «aver nascosto» per mesi il dossier Voskopoulos «mentre mette alla berlina i piccoli evasori», cioè i pesci piccoli. Apogevmatini, anche esso di destra, suggerisce che la rimozione di Gerokou apre la porta ad un rimpasto. In ogni caso la controffensiva contro le posizioni di rendita e le sacche di evasione è partita facendo la prima vittima nel governo Papandreou. La partita per l’equità fiscale è solo all’inizio, ma se il governo socilista non saprà andare avanti con rigore, gli estremisti di destra e di sinistra e il nichilismo anarchico avranno gioco facile nel far surriscaldare la piazza che già lo scorso 5 maggio ha cercato di assaltare il parlamento al grido di: «Bruciamo questo bordello di Parlamento».