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  • Domenica 16 maggio 2010

Mogadiscio, attaccato il parlamento

I ribelli islamici hanno sparato colpi di mortaio, che avrebbero mancato l'obiettivo e colpito un mercato

I ribelli islamici hanno attaccato oggi il parlamento somalo, sparando colpi di mortaio che hanno ucciso almeno 24 persone ferendone altre 58, come riportato da Reuters. I colpi avrebbero mancato il parlamento, e sarebbero in parte finiti sul vicino mercato di Bakara, dove avrebbero ucciso diversi negozianti. L’assalto ha rotto il cessate il fuoco imposto dall’Unione Africana, e arriva durante una giornata caotica in occasione della prima riunione in parlamento da dicembre, quando il gruppo di al-Shabaab connesso ad Al-Qaeda aveva minacciato i governanti somali.

Nella riunione di oggi è stata votata la sfiducia del governo, per 280 voti a favore, 30 contrari e 8 astenuti. Il presidente della camera Sheikh Aden Madobe ha chiesto quindi al presidente Sheikh Sharif Ahmed, eletto nel gennaio 2009, di sciogliere il governo di transizione. La legittimità del voto di sfiducia è stato però negata da diversi parlamentari, che non riconoscono a Madobe la presidenza della camera.

La situazione in Somalia, uno stato che di fatto non ha un vero e proprio governo da diciannove anni, si è fatta sempre più tesa, e uno scontro del genere era nell’aria da diversi mesi. L’amministrazione di Sheikh Sharif Ahmed sta combattendo da due anni senza successo una guerra contro i militanti islamici, e il potere del governo sulla nazione è quasi nullo.