Non è finita qui?

"Nuove inchieste fanno tremare il centrodestra": lo vedremo già oggi

Sul rischio noia da post-Scajola stamattina si buttano tutti i quotidiani, e fanno a gara nell’evocare altri possibili scandali successivi. La copia della lettera anonima che ha scatenato inchieste giudiziarie e giornalistiche campeggia sulla prima pagina di Libero, ma è mostrata o citata anche da altri quotidiani. E mentre Repubblica rincara la dose di accuse di “bugiardo” all’ormai ex ministro, gli altri montano grandi attese su possibili “effetto domino” (espressione usata da Corriere e Stampa), la Stampa stessa parla persino di “un’agenda che fa tremare il palazzo”: formula che non può mai mancare in storie come questa.

Al momento, però, non c’è niente di nuovo. L’unica ricostruzione in più è quella fatta ancora da Carlo Bonini su Repubblica, ma anche da Fabrizio Caccia sul Corriere, che racconta come Balducci e la famiglia Anemone abbiano avuto a che fare anche con una più recente ristrutturazione dell’appartamento di Scajola, e che anche di questo l’ex ministro abbia finto di essersi dimenticato. E l’unico altro nome “importante” a cui i quotidiani sono costretti ad attaccarsi – con poca eccitazione: non è più neanche ministro – è quello di Pietro Lunardi, a cui i racconti dei soldi del giro Balducci girano intorno da giorni: l’impressione è che proprio il suo scarso rilievo politico di oggi gli abbia risparmiato approfondimenti di indagine giornalistica maggiori.

Repubblica, la più documentata nei giorni scorsi, promette “un’altra inchiesta partita da Roma” che fa “tremare il centrodestra”: per ora c’è il nome di Denis Verdini e una nuova perquisizione alla sua banca.

Vedremo oggi quanto il centrodestra si agiterà di fronte a queste minacciose prospettive, o se penserà di poter tirare un sospiro di sollievo con le dimissioni di Scajola.