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Pressioni per accusare Dell’Utri?

L'intercettazione risale a un'inchiesta su Miss Italia

Per un avvocato anche la promessa di un seggio in Parlamento "se fosse riuscito a far mettere d'accordo quelli che accusavano Dell'Utri"

I legali di Marcello Dell’Utri nel processo d’appello di Palermo hanno depositato la trascrizione di una conversazione tra l’avvocato Gregorio Donnarumma, difensore di numerosi pentiti tra cui Giovanni Brusca, e Patrizia Mirigliani (una delle organizzatrici di Miss Italia 2007). Nella telefonata l’avvocato Donnarumma dice di aver subito pressioni e minacce e la promessa di un seggio in Parlamento “se fosse riuscito a far mettere d’accordo quelli che accusavano Dell’Utri”. La conversazione lascerebbe pensare che le accuse dei pentiti di mafia contro Dell’Utri possano essere state incentivate in qualche modo, non è chiaro da chi.

L’intercettazione proviene da un’indagine su presunte irregolarità nell’organizzazione di Miss Italia, poi archiviata. L’indagine era stata aperta a Potenza, e poi trasmessa a Parma per competenza.

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Nel processo palermitano, Dell’Utri è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, per la quale accusa è già stato condannato a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici in primo grado.

Il quotidiano ItaliaInformazioni spiega ancora:

I legali del politico hanno ricevuto il testo dell’intercettazione dal padre di una finalista del concorso che aveva denunciato irregolarità nella gara dando così il via a un’indagine. Tra gli atti del fascicolo è venuta fuori la conversazione che nessuna delle due Procure coinvolte ha trasmesso finora a Palermo. Gli avvocati di Dell’Utri hanno chiesto l’esame di Donnarumma. La corte si è riservata di decidere il 20 maggio, dopo la replica del pg.