• Mondo
  • Questo articolo ha più di tredici anni

Gb, la prima volta dei dibattiti tra i candidati

Tre dibattiti per Brown, Cameron e Clegg, per la prima volta nella storia delle elezioni in Regno Unito

Il 15 aprile si parlerà di politica interna, il 22 di politica estera, il 29 di economia. Brown si gioca (quasi) tutto

Da qui alle elezioni del 6 maggio i leader dei tre principali partiti del Regno Unito – Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg – saranno coinvolti in tre dibattiti televisivi. Per la prima volta nella storia della democrazia britannica i candidati alla carica di primo ministro si sfideranno in alcuni dibattiti all’americana. Perché? «Perché Brown è disperato», scrive laconicamente Annie Lowrey su Foreign Policy.

Nel sistema britannico gli elettori scelgono i partiti, e non direttamente i loro leader. Quindi anche se l’attività parlamentare ha da due secoli una ricca tradizione di dibattiti politici, e i primi ministri devono affrontare ogni settimana confronti serrati coi membri dell’opposizione, i candidati premier non si sono mai confrontati in televisione. Nel 1992 il Labour richiese un dibattito, ma i conservatori rifiutarono. Nel 1997 il primo ministro conservatore John Major pensava che mostrare alla nazione un vero dibattito potesse essere la carta giusta per sconfiggere il carismatico – ma giovane e inesperto – Tony Blair, ma le due parti non si accordarono sulle regole (in particolare sulla presenza del candidato liberaldemocratico) e non se ne fece nulla. Quattro anni dopo, nel 2001, Blair si avviava a vincere le elezioni a valanga e si rifiutò di partecipare a un dibattito televisivo col candidato conservatore William Hague. La stessa cosa successe nel 2005.

A questo giro un po’ di cose sono cambiate. Cameron e Clegg si sono detti disponibili a un dibattito televisivo già parecchi mesi fa e i network televisivi si sono organizzati di conseguenza, decidendo di tenere i dibattiti con o senza la presenza di Gordon Brown (il che la dice lunga sull’influenza e sull’attuale popolarità del primo ministro britannico). Brown è stato quindi costretto ad accettare, e manco così controvoglia: trovandosi in svantaggio, i dibattiti possono essere anche per lui una buona opportunità.

Pubblicità

Il primo dibattito si terrà il 15 aprile e sarà concentrato sulla politica interna; il secondo si terrà il 22 aprile e sarà concentrato sulla politica estera e l’Unione europea; il terzo, fissato per il 29, vedrà al centro della discussione l’economia. Le regole sono già state fissate e ricalcano quelle dei dibattiti presidenziali statunitensi: il pubblico sarà equamente diviso tra i sostenitori dei partiti e le telecamere non potranno inquadrarlo durante le risposte dei candidati, ogni candidato avrà un minuto per rispondere alle domande del moderatore e un minuto per rispondere alle affermazioni dei suoi avversari.