Il blog di Beppe Grillo è cambiato

Sono scomparsi i vecchi post e soprattutto non ci sono più riferimenti al Movimento 5 Stelle, a conferma dell'allontanamento recente

Da questa mattina il blog di Beppe Grillo, fin dall’inizio una delle principali pagine online – se non la principale – del Movimento 5 Stelle, è cambiato completamente. I vecchi post sono spariti. Il layout è stato completamente cambiato insieme ai colori, passati dal giallo e nero – i colori del partito – al rosso e bianco. Soprattutto sono spariti tutti i riferimenti al Movimento 5 Stelle e alla politica italiana, tranne due piccoli link che portano al nuovo portale del Movimento e al suo cosiddetto “sistema operativo”, Rousseau. In altre parole, con il suo nuovo blog Grillo sembra voler rimarcare il suo crescente disinteresse per la politica.

Nel post inaugurale, scritto in uno strano stile pieno di errori sintattici e grammaticali (sembra essere la trascrizione di un video di introduzione al blog), come se fosse stato dettato, Grillo non parla di politica o di elezioni e fa un unico riferimento al Movimento 5 Stelle. «Inizia adesso un’avventura straordinaria di liberazione, di mente, di fantasia, di utopie, di sogni, di visioni», ha scritto Grillo nelle prime righe del post. L’articolo sembra indicare l’intenzione di Grillo di ritornare alle origini del blog, quando si occupava di ambiente e tecnologie alternative attraverso reportage di viaggio, articoli e interviste con esperti o presunti tali.

«Io voglio sognare voglio avere qualcosa che mi spinga sempre in avanti. E con voi voglio farlo tornando al blog come era, nel senso che facciamo interviste, Mohamed Yonus, Stiglitz, Fo, c’erano premi nobel che ci scrivevano e adesso abbiamo un sacco di interviste, se vedete qui in basso ci sono le interviste di persone che lavorano nei robot, di qua ci sono persone nel hyper-loop, nell’alta velocità, smart city».

L’unico riferimento al Movimento in tutto l’articolo è un passaggio ambiguo, in cui Grillo si riferisce al suo partito con la lettera minuscola parlando della necessità di rialzarsi dopo aver commesso un errore: «Noi siamo un po’ come, noi quelli del movimento, io sono un rabdomante col cellulare in mano, con l’iphone in mano e guardo, guardo, guardo il mondo così e cerco fonti d’acqua, cerco delle fonti d’acqua, ma ogni tanto trovo una fogna. E allora, allora ho dei dubbi, mi fermo, sbaglio, ma lo sbaglio mi dà poi la forza di recuperare, è il coraggio lo sbaglio». Non ci sono altri articoli sul Movimento o la politica sul sito e, secondo quanto hanno scritto i giornali, la Casaleggio Associati non si occupa più della sua gestione. Inoltre, con l’arrivo del nuovo blog tutti i vecchi post pubblicati fino ad oggi sono scomparsi. Più di cinque anni di storia del Movimento, comprese prese di posizione, dichiarazioni dei leader, decisioni sulle espulsioni, sono così stati eliminati e al momento non risultano più accessibili. Non è chiaro se torneranno ad esserlo in futuro.

Da qualche anno ormai Grillo allude a un suo desiderio di abbandonare la politica e tornare a fare una vita da uomo di spettacolo. In diverse occasioni si è lamentato della fatica che gli costava il ruolo di capo politico del Movimento e ha parlato del sollievo che gli ha dato affidare il ruolo a Luigi Di Maio. Nel suo ultimo spettacolo, “Grillo contro Grillo”, mette costantemente in scena questa tensione ed è divertente quando imita i militanti che lo chiamano continuamente per avere consigli o per chiedergli di risolvere le loro dispute interne. Alla cerimonia con cui Di Maio è stato proclamato nuovo capo politico del Movimento, Grillo gli ha cantato una canzone in cui una delle strofe recitava: «E ora tutti i cazzi sono tuoi».

Da allora si è sempre più allontanato dal Movimento. Fino a questo momento non ha partecipato alla campagna elettorale e ha risposto con smentite poco convinte ai numerosi articoli di giornale che nelle ultime settimane hanno parlato di un “divorzio” tra lui e il Movimento. A rendere sempre più probabile una sua futura uscita dal Movimento ci sono anche le regole del nuovo statuto, presentate alla fine del 2017. Grillo è sempre stato il “Garante” del Movimento 5 Stelle, una figura non elettiva dotata sostanzialmente di poteri assoluti sul partito. Con il nuovo statuto i poteri del Garante non solo vengono meglio esplicitati – continuano a essere sostanzialmente assoluti – ma viene specificato che la carica è elettiva, un segnale per molti che in un prossimo futuro potrebbe non essere più Grillo a occuparla.