Luciano Bianciardi
«Non leggete i libri: fateveli raccontare»
È uno dei consigli che Luciano Bianciardi diede ai giovani «mediocri» interessati a diventare intellettuali nel 1966

Storia delle biblioteche mobili
Possono sembrare una moda di oggi ma esistono da metà dell'Ottocento: portavano i libri nelle zone rurali dove procurarseli era più difficile

Daje al black block

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26 incipit per un nuovo inizio
Quello della Scuola annuale di scrittura Belleville: inizia il 5 novembre e c'è ancora qualche posto

Due visioni del cinema
«Quella sera ad Atene, andando a dormire, mi ero chiesto perché durante la proiezione la presenza degli altri spettatori non mi avesse irritato. Perché non avevo protestato per i loro colpi di tosse, le luci accese, i gatti, i bisbigli, come mi succedeva di solito? E perché nessun altro sembrava infastidito?»

Le tre donne del fascismo
Le descrive Giacomo Papi nel suo nuovo libro "Italica", che ricostruisce il Novecento italiano attraverso 30 racconti di scrittrici e scrittori

La grande tentazione

La solitudine dei traduttori
Chi sono e come lavorano le persone che passano la vita a scrivere cose scritte da altri, per farle leggere a noi

L’uomo che divenne nero
«L’uomo fotografato in copertina era longilineo, con un berretto in testa e dalla pelle di un colore catramoso e lucido, ma un colore sospetto, in qualche modo inquietante. Indossava un giubbotto scuro e una camicia di lana chiusa fino all’ultimo bottone, come un proletario americano dell’epoca. La data di quel numero di "ABC" rimandava a un giorno di molti anni fa, un’altra epoca del mondo: 18 marzo 1962. In Italia governava Amintore Fanfani, mentre il presidente degli Stati Uniti era John Fitzgerald Kennedy. Il titolo era: “Trasformato in negro dall’azione di un farmaco. Renato Proni inizia un drammatico viaggio nell’America razzista”»

Jannacci, vieni fuori
«Così com’era estremamente accattivante in alcuni approcci, poteva dimostrarsi terribilmente scontroso se preso nel momento sbagliato. Ho in mente una riunione in cui si finse svenuto per non risolvere una questione organizzativa di un programma Rai, lasciandomi solo a gestire una situazione molto critica»
