Una canzone di Laufey
Niente di nuovo

Niente di nuovo

«Il vero problema di fronte alla richiesta di firmare un appello, anche il più nobile e il più condivisibile, è che ci si trova di fronte alla scelta tra due errori»

Non è un'esagerazione: in molti casi risalire ai proprietari è impossibile, perché abbiamo lasciato le foreste abbandonate senza preoccuparci delle conseguenze

Lo dice il tecnico incaricato dal comune di valutare la zona data in concessione alla squadra, che per gli abitanti andrebbe protetta


Quanto costano, che servizi hanno all'interno, in che zone sono e chi le ha comprate

Breve storia di una delle aziende coinvolte nelle inchieste sull'urbanistica, che ha indirizzato lo sviluppo della città tra successi e critiche

«Bisognerebbe che ognuno di noi, non perché costretto ma per imparare a stare al mondo, si facesse una settimana in carrozzina»

Oscuro e politico, di un rapper americano cresciuto tra Zimbabwe e New York

Anche i sentieri più semplici richiedono cautele, indumenti e attrezzature adeguate, e tante persone lo scoprono tardi

Un treno è uscito dai binari in un tratto boscoso in cui c’era appena stato un temporale: non si sa cosa abbia causato l’incidente


Passando per Roland Barthes e Marco Pantani, Victor Hugo e Chris Froome: breve storia (e geografia) di una delle salite più famose del Tour de France

Secondo la procura mostra come funzionava il presunto «sistema» di favori tra sindaco, uffici e costruttori

«Esiste una forma di scafatezza – con qualche utile venatura di ipocrisia, quanta ne basta per sorridere cordialmente a professori che sanno quasi niente di te, e tu quasi niente di loro – che aiuta a navigare e reggere le tempeste»

Può essere appagante per i genitori e utile per la crescita del bambino, nonostante qualche fatica e solo ad alcune condizioni

La storia del primo genocidio in Europa dalla Seconda guerra mondiale

Ci sono state due incursioni di protesta nei cantieri delle turbine in costruzione, a cui diversi movimenti si oppongono da tempo

La stragrande maggioranza della biomassa del pianeta – ovvero, di tutto ciò che è vivo – è costituito da vegetali (le stime variano molto, alcune ricerche parlano dell’80 per cento, altre perfino oltre). Noi bestie, compresi gli insetti, i pesci e tutto il resto, siamo una ristretta minoranza, anche se molto invadente, vorace, rumorosa»
