Renzi e Bersani, chi è più di destra?

Perché son giorni così, come questa sera a Peschiera Borromeo, che ti chiedono di Bersani e di Renzi (qualcuno anche di Boeri e da oggi anche di Tabacci).

Ora, la domanda che vi pongo è la seguente. Ed è semplice, quasi scontata.

L’argomento che molti sostenitori di Bersani usano è che Renzi non va bene perché è di destra, o almeno più a destra di Bersani.

E può anche essere vera, o quantomeno legittima, l’argomentazione, perché Renzi dice cose tipo «il liberismo è di sinistra» (espressione ripresa da un’Alesina-Giavazzi di qualche tempo – secolo, politicamente parlando – fa) o che si deve stare «con Marchionne senza se e senza ma».

E invece schierati con Bersani annoveriamo quelli che dopo Monti ci vuole Monti, ma anche quelli che vorrebbero fare in modo che il dopo Monti arrivasse prima, anzi, subito, e che non sono d’accordo con la linea economica del governo (e del Pd, anche se ne sono responsabili).

Solo che poi leggi che Bersani e i suoi sostenitori più forti vorrebbero allearsi con l’Udc, e magari Casini potrebbe fare il vicepremier o anche il Presidente della Repubblica. E che non siam mica qui eccetera.

E allora non capisco più chi è più a destra. Mi aiutate?

Pippo Civati

Pippo Civati è il fondatore e direttore della casa editrice People. È stato deputato eletto col Partito Democratico e ha creato il movimento Possibile. Il suo nuovo libro è L'ignoranza non ha mai aiutato nessuno (People).