Una tempesta in un tweet
Ho visto che è nata tutta una sbilenca discussione sul famoso tweet della vittoria di Obama e sulla foto che vi era allegata. La storia è che l’altra notte, a risultati sicuri, Obama ha twittato un messaggio celebrativo con allegata una foto di lui e sua moglie abbracciati, in pieno giorno e abiti estivi. Solo qualcuno con una grande capacità di astrazione dalla realtà – o a cui il poco sonno cominciava a pesare – poteva pensare si trattasse di una foto scattata nei momenti in cui è stata twittata, e che l’abbraccio celebrasse la vittoria nel gelo serale di Chicago (dove erano le 22 passate). E, per dire, non l’ho pensato io quando l’ho vista né nessuno di quelli con cui ne ho parlato.
Eppure in diversi hanno montato una serie di accuse sul “falso fotografico” quando hanno scoperto che quella foto era stata scattata lo scorso agosto. Persino il mio stimabile e saggio amico Massimo Mantellini (mentre Michele Smargiassi ha fatto una riflessione più ampia, privilegiando un ragionamento sulle accuse). In sostanza, se quando il Post festeggerà i tre anni manderemo un tweet dicendo “Grazie a tutti” con una foto della redazione fatta il primo giorno, si tratterà di un falso storico, fanno capire. “Scattata in un contesto molto differente”, scrive Mantellini, sottolineando un inganno di senso: differente da cosa, non si capisce. Era un comizio in Iowa e i due si sono abbracciati, contesto similerrimo a quello della celebrazione di una vittoria elettorale: “contesto molto differente” è se stavano davanti a un tramonto e si sono abbracciati pensando di non essere visti, o se festeggiavano la vittoria della squadra del cuore o il loro anniversario, o se erano a una festa in spiaggia, o se si sono sbattuti contro per sbaglio, o se lei cercava di strangolarlo.
Sarei tentato di spiegarmi tutto questo con un’inclinazione incontrollabile a cercare l’inganno anche dove non c’è, alla dietrologia e al sospetto: e mi chiedo se la nuova educazione dei lettori a sospettare di quello che vedono scritto in giro – ottima, indispensabile – non rischi di traboccare in un difetto opposto, che li fa vedere intenzioni truffaldine anche dove non ci sono (straw man truffe). E dove non avrebbero avuto motivo di esserci, peraltro.
O forse soltanto il sonno ha confuso Mantellini e gli altri, e quando si sono resi conto di aver creduto l’incredibile il loro inconscio ha cercato di ribaltare sul mittente il fallo dei destinatari.
Detto questo, tento almeno di arrestare gli eccessi degli eccessi di questa sospettosità paranoica: ovvero quelli che – ne ho letti alcuni – hanno addirittura sostenuto che l’immagine sia un fotomontaggio, paragonandone lo sfondo celeste con quello di case che si vede in altre foto. Mi pare che questa, delle molte immagini di quel giorno, spieghi piuttosto ovviamente perché.

(JIM WATSON/AFP/GettyImages)
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