Le 10 migliori canzoni di protesta

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).

Here’s to you, Joan Baez, 1971
Scritta con Ennio Morricone per il film su Sacco e Vanzetti

El pueblo unido jamas sera vencido, Inti Illimani, 1973
L’ha cantata persino Claudio Baglioni

Free Nelson Mandela, The special AKA, 1984
La più allegra e vivace canzone di protesta della lista, la ballarono nelle discoteche di mezzo mondo

Eppure soffia, Pier Angelo Bertoli, 1976
Spruzza acqua alle navi sulla prora

Hasta siempre comandante, Carlos Puebla, 1965
Con indulgenza per il verso che cita pure Fidel, su cui ci sono stati dei ripensamenti.

Woman is the nigger of the world, John Lennon 1972
Da una battuta di Yoko Ono, la prima canzone femminista della storia del rock.

Contessa, Paolo Pietrangeli, 1966
Nella versione “irlandese” dei Modena City Ramblers, che si poga.

Biko, Peter Gabriel, 1980
Sull’attivista anti-apartheid sudafricano Steven Biko, ucciso in carcere, come dice la canzone nel “september seventy-seven” a Port Elizabeth.

Redemption song, Bob Marley, 1980
Da un discorso del 1937 di Marcus Garvey, intellettuale panafricanista

I shall be released, Bob Dylan, 1967
Scelta prioritaria della chiusura dei concertoni.