
Stefano Bandecchi, sindaco di Terni (Fabio Cimaglia/Ansa)
Intervistata in diretta al tg delle 20 di La7, la neoeletta presidente dell’Umbria Stefania Proietti ha tenuto a sottolineare l’importanza della sua vittoria anche a Terni. «Abbiamo vinto a Perugia e a Terni, che sono le due straordinarie province dell’Umbria. A Terni lo dico in particolare perché il sindaco Bandecchi ha richiamato parecchia attenzione per i toni usati in campagna elettorale», ha detto.
Stefano Bandecchi è il sindaco di Terni dal 2023, ma è anche molte altre cose, tra cui un ex militare, ex presidente della Ternana e il fondatore dell’Unicusano. A queste elezioni regionali ha sostenuto la candidata del centrodestra, Donatella Tesei, dopo avere rinunciato a candidarsi lui stesso. Il voto a Terni era considerato molto importante per questa tornata elettorale, tanto che se ne parlava come di un «fattore Terni», dal momento che nel 2023 Bandecchi aveva vinto le elezioni comunali correndo da solo con Alternativa Popolare. La sua città era quindi considerata una roccaforte sicura per il centrodestra in queste elezioni che invece si erano prospettate molto incerte fino a oggi.
La scelta del centrodestra di allearsi con Bandecchi, promossa soprattutto da Forza Italia, aveva provocato grosse polemiche e tensioni tra i dirigenti locali di Lega e Fratelli d’Italia, per via dei rapporti burrascosi che la gran parte dei partiti di destra ha con Bandecchi, dentro e fuori il Consiglio comunale, da un anno e mezzo a questa parte. Bandecchi ha infatti vinto le amministrative nel capoluogo umbro nel maggio del 2023 approfittando delle profonde divisioni nel centrodestra locale, e sconfiggendo poi al ballottaggio il candidato di Fratelli d’Italia, Orlando Masselli. Da quando ha assunto la guida della giunta comunale, Bandecchi ha sempre adottato atteggiamenti e toni violenti e aggressivi contro i consiglieri di opposizione, sia di centrodestra sia di centrosinistra. Con Masselli, in particolare, ha sfiorato più di una volta la rissa, e lo ha insultato pubblicamente salvo poi denunciarlo per presunte minacce ricevute.
Quando Tesei, consapevole di essere un po’ indietro nei sondaggi rispetto a Proietti, ha accettato di allearsi con Bandecchi, queste tensioni sono deflagrate. Bandecchi, col suo partito Alternativa Popolare, sembrava dovesse portare in dote un consenso non indifferente, visto che alle elezioni europee del giugno scorso aveva ottenuto 7.200 voti, e lui personalmente aveva ricevuto quasi 3.700 preferenze. Ma alcuni esponenti di Fratelli d’Italia avevano fatto notare ai leader nazionali che in Liguria questo esperimento era andato male: alle recenti elezioni regionali, Alternativa Popolare aveva racimolato appena lo 0,34 per cento, con meno di 2mila voti. E come reazione a questa scelta, lo stesso Masselli, e con lui altri rappresentanti di Fratelli d’Italia, a settembre avevano abbandonato polemicamente il partito di Giorgia Meloni, ribadendo così la loro incompatibilità con Bandecchi.