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  • Mercoledì 25 giugno 2025

Dopo dodici giorni è finita la guerra tra Israele e Iran

Il cessate il fuoco iniziato martedì ha retto, nonostante un po' di confusione iniziale

Persone smontano tende in un rifugio sotterraneo di Tel Aviv, dopo l'annuncio del cessate il fuoco, 24 giugno (AP Photo/Ohad Zwigenberg)

Il cessate il fuoco tra Israele e Iran entrato in vigore martedì ha retto fino alle 6 di mercoledì mattina, il termine entro cui Israele si era impegnato a non attaccare ancora il territorio iraniano, e per tutta la giornata non sono stati segnalati attacchi: di fatto è finita la guerra iniziata dodici giorni fa.

Live Blog
15:5325 giugno 2025

Il live blog del Post si ferma qui

Chiudiamo qui questo live blog sulla guerra tra Israele e Iran. Continuiamo a seguire, ovviamente, con gli articoli e le notizie sul sito del Post. Grazie!

15:4725 giugno 2025

Teheran sta tornando alla sua quotidianità, secondo l’inviata di BBC News

Lyse Doucet, a cui è stato concesso l’ingresso nel paese a patto che i suoi servizi non compaiano sull’edizione in farsi della BBC (cioè nella lingua più parlata in Iran), ha raccontato che dopo quasi due settimane la capitale iraniana, una metropoli con circa 10 milioni di abitanti, sta tornando la normalità, incluso il traffico intenso, anche se molti negozi e uffici rimangono chiusi.

Gli attacchi israeliani, che sono spesso avvenuti in aree residenziali, hanno lasciato profondamente scossa la popolazione, e moltissimi se ne erano andati: ora sono tornati, ma è diffusa la preoccupazione sulla durata della pace e sulla possibilità di un eventuale futuro attacco. Con il ripristino della connessione internet, sono ricominciate anche le discussioni sul modo in cui il regime ha gestito la guerra.

15:1225 giugno 2025

Trump dice che la settimana prossima ci saranno dei colloqui fra Iran e Stati Uniti

Lo ha annunciato mentre parlava con i giornalisti alla riunione annuale della NATO, in un discorso in cui ha fatto molte dichiarazioni nel suo stile spaccone e un po’ approssimativo. Non ha specificato di che livello saranno i colloqui, ma ha detto che potrebbero portare alla firma di un accordo (chiarendo però che non gli importa averne uno, perché tanto ha già sconfitto militarmente l’Iran). L’Iran per ora non ha confermato l’organizzazione dei colloqui.

Da sinistra a destra il segretario alla Difesa Pete Hegseth, Donald Trump e il segretario di Stato Marco Rubio alla riunione della NATO all’Aia (AP Photo/Alex Brandon)

14:5125 giugno 2025

Attaccare l’Iran ha aiutato Netanyahu nei sondaggi

Ora il partito di destra del primo ministro israeliano è primo nei sondaggi: soprattutto perché gran parte della popolazione ha visto positivamente gli attacchi contro l’Iran, considerato una minaccia esistenziale per la sicurezza del paese. Netanyahu quindi si ritrova in una posizione politica favorevole dopo una lunga crisi di consensi iniziata con gli attacchi del 7 ottobre 2023 di Hamas contro Israele: l’abbiamo raccontata qui:

Dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre era diventato assai impopolare; ora è di nuovo primo nei sondaggi

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14:3725 giugno 2025

Marco Rubio ha dato più dettagli sui possibili danni al nucleare iraniano

Il segretario di Stato (in pratica il ministro degli Esteri) statunitense Marco Rubio ha dato qualche dettaglio in più rispetto a Trump su quelli che ritiene essere stati i danni al programma nucleare iraniano, dopo che il presidente aveva parlato abbastanza genericamente di danni devastanti e aveva detto che i siti nucleari erano stati «obliterati», e dopo la diffusione non autorizzata di un rapporto preliminare dell’intelligence secondo cui il programma nucleare iraniano sarebbe stato rallentato solo lievemente dai bombardamenti.

Secondo Rubio i danni maggiori sarebbero stati provocati dagli attacchi al centro di conversione dell’uranio di Isfahan, e non alle strutture sotterranee di Fordo, quelle meglio protette e più discusse negli ultimi giorni. Il centro di conversione serve a trasformare l’uranio arricchito dallo stato gassoso (quello in cui si trova all’interno delle centrifughe durante il processo di arricchimento) a quello solido, cioè quello in cui viene usato nelle centrali e nelle bombe atomiche. È molto probabile che gli attacchi israeliani e americani contro il sito di Isfahan abbiano causato gravi danni, e probabilmente ci vorranno anni per ricostruirlo.

Un’immagine satellitare del sito di Isfahan dopo il bombardamento statunitense del 22 giugno (EPA/SATELLITE IMAGE 2025 MAXAR TECHNOLOGIES)

I danni effettivamente subiti dai siti nucleari iraniani, e lo stato delle loro riserve di uranio altamente arricchito, non sono chiari: per accertarli sarà probabilmente necessaria l’ispezione da parte dei tecnici dell’AIEA, l’agenzia dell’ONU per l’energia atomica, ma l’Iran non sembra intenzionato a collaborarci.

13:4325 giugno 2025

Israele ha intercettato un drone proveniente dallo Yemen

Lanciato con ogni probabilità dagli Houthi, il gruppo che controlla buona parte del paese e che lancia missili e droni contro Israele dall’inizio dell’invasione della Striscia di Gaza, nel 2023: nonostante siano sostenuti dall’Iran questo lancio non rientra negli scontri fra Israele e Iran terminati con il cessate il fuoco dei giorni scorsi. 

13:3225 giugno 2025

L’Iran ha detto che i suoi siti nucleari sono stati gravemente danneggiati

Lo ha riferito in un’intervista ad Al Jazeera il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baghaei, senza però dare ulteriori dettagli, e dicendo che la situazione è in corso di valutazione da parte dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica.

13:2125 giugno 2025

Gli ospedali israeliani stanno trasferendo i pazienti fuori dalle strutture sotterranee

Migliaia di persone erano state trasferite lì per sicurezza durante la guerra con l’Iran, in vari istituti del paese: era una delle precauzioni che fra le altre cose ha permesso di limitare i danni dell’attacco del 19 giugno contro il grande ospedale di Be’er Sheva. Si tratta in molti casi di sistemazioni di fortuna: ora sono iniziati i primi trasferimenti nelle stanze ordinarie in superficie. 

12:3225 giugno 2025

Su molti telefoni israeliani è suonato per errore un allarme

Nelle prime ore di mercoledì pomeriggio in Israele diverse persone hanno ricevuto sui propri telefoni un messaggio di allerta, di quelli che di solito arrivano nei casi di grossi pericoli per la sicurezza. Non c’era però in realtà niente di preoccupante, né tantomeno un nuovo attacco missilistico iraniano, e la protezione civile israeliana ha fatto sapere che l’allarme era stato mandato per errore, per via di un malfunzionamento tecnico. 

12:2025 giugno 2025

In Iran Internet sta tornando alla normalità

Lo ha fatto sapere mercoledì il ministro iraniano delle Comunicazioni. La connessione a Internet era stata sensibilmente limitata e poi bloccata quasi del tutto dalle autorità nei giorni scorsi, col pretesto di evitare attacchi informatici da parte di Israele. Già prima dell’interruzione della connessione nel paese erano comunque vietate le principali piattaforme di social media.

10:5925 giugno 2025

«Il papà a volte deve usare un linguaggio forte»

Lo ha detto il segretario della NATO Mark Rutte parlando del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante una conferenza stampa che i due hanno tenuto insieme in occasione della riunione dell’alleanza all’Aia, nei Paesi Bassi. Parlando con i giornalisti Trump stava paragonando Israele e Iran a «due ragazzini» che litigano nel cortile della scuola, e Rutte a quel punto è intervenuto paragonando Trump a un padre che deve farli smettere. Il riferimento di Rutte è alla frase pronunciata martedì da Trump, che parlando di Israele e Iran aveva detto con tono molto irritato «Non sanno cosa cazzo stanno facendo».

10:4025 giugno 2025

Come si è passati dai bombardamenti statunitensi al cessate il fuoco, in due giorni

In meno di due giorni il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è passato dall’attaccare l’Iran con le bombe più potenti del suo arsenale convenzionale a chiedere – anzi, a pretendere – un cessate il fuoco, che poi ha ottenuto. Questo modo di agire, definito dal Washington Post «colpire forte e uscire rapidamente», è stato usato da Trump in molte occasioni internazionali intricate. Lo abbiamo raccontato qui: 

In meno di due giorni Donald Trump ha attaccato l'Iran e poi messo fine alla guerra: come?

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10:2125 giugno 2025

Trump ha paragonato l’attacco statunitense ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki

Ha detto che come le bombe atomiche lanciate sulle città giapponesi durante la Seconda guerra mondiale, anche l’attacco contro l’Iran avrebbe contribuito a far finire la guerra. «Non voglio usare un esempio di Hiroshima, non voglio usare un esempio di Nagasaki, ma è stata essenzialmente la stessa cosa», ha detto.

10:0725 giugno 2025

Trump dice che il sito nucleare di Fordo sarebbe stato completamente distrutto

Parlando con la stampa in occasione della riunione della NATO all’Aia, nei Paesi Bassi, Donald Trump ha detto che il sito nucleare iraniano di Fordo sarebbe stato completamente distrutto dai bombardamenti statunitensi. Trump ha detto che agenti che operano per conto di Israele in Iran sarebbero entrati nel sito e ne avrebbero accertato la distruzione: «Hanno detto che c’è stato un annientamento totale». Trump ha detto anche che, se l’Iran proverà a riavviare il suo programma di arricchimento dell’uranio, gli Stati Uniti lo bombarderanno di nuovo.

09:0925 giugno 2025

L’Iran vuole smettere di collaborare con l’agenzia dell’ONU che si occupa di energia atomica

Mercoledì il parlamento iraniano ha approvato un disegno di legge che prevede che il paese smetta di collaborare con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che si dovrebbe occupare tra le altre cose delle ispezioni degli impianti nucleari. «L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che ha rifiutato di condannare anche marginalmente l’attacco alle strutture nucleari iraniane, ha messo all’asta la sua credibilità internazionale», ha detto il presidente del parlamento iraniano. L’approvazione non è definitiva, dato che deve essere ratificata dal Supremo consiglio per la sicurezza nazionale, presieduto dal presidente del paese Masoud Pezeshkian.

È una decisione prevalentemente simbolica, come altre di questo tipo prese dal parlamento iraniano, che ha l’obiettivo di fare pressioni sulla comunità internazionale: domenica, per esempio, il parlamento iraniano aveva approvato una mozione per chiedere la chiusura alle navi straniere dello stretto di Hormuz, un tratto del mar Arabico di cui controlla una sponda, e che da anni è centrale per il commercio mondiale di petrolio e gas naturale. La minaccia era servita ad accelerare le trattative per il cessate il fuoco. 

07:5725 giugno 2025

Per Israele è troppo presto per valutare i danni agli impianti nucleari iraniani

Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Effie Defrin: «Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi dell’operazione che ci eravamo prefissati, e abbiamo fatto anche meglio di quanto pensassimo. Ma è ancora troppo presto per determinare i risultati degli attacchi alle diverse aree del programma nucleare iraniano, li stiamo ancora indagando». Defrin ha però aggiunto di poter dire di aver danneggiato «in modo significativo» gli impianti nucleari dell’Iran e di aver riportato il programma nucleare del paese «indietro di anni».

07:0725 giugno 2025

Cosa dice il rapporto dell’intelligence statunitense sui bombardamenti contro l’Iran

Un rapporto della Defense Intelligence Agency (DIA), la principale agenzia militare d’intelligence per l’estero, sostiene che i bombardamenti degli ultimi giorni non abbiano distrutto i siti nucleari iraniani, ma nel migliore dei casi solo rallentato di qualche mese le capacità del paese di arricchire l’uranio, il procedimento che può poi portare alla costruzione di un’arma atomica. È una conclusione in netto contrasto con quanto hanno sostenuto in questi giorni sia il presidente statunitense Donald Trump, sia il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Entrambi avevano presentato i bombardamenti ai siti nucleari iraniani come un successo: Trump aveva detto che hanno «annientato» il programma di arricchimento dell’uranio, per Netanyahu lo avevano ridotto «in rovine».

Lo dice un report preliminare dell'intelligence statunitense, smentendo quanto sostenuto da Trump e Netanyahu

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06:2025 giugno 2025

In 12 giorni l’Iran ha arrestato 700 persone accusate di avere legami con Israele

Lo ha detto il sito iraniano Nournews, citando fonti del regime. Giovedì inoltre l’Iran ha eseguito la condanna a morte di tre uomini accusati di spionaggio per conto di Israele.