Una manifestazione pro Palestina ha fatto concludere l’11esima tappa della Vuelta di Spagna a 3 chilometri dall’arrivo

L’11esima tappa della Vuelta di Spagna, che si è corsa mercoledì a Bilbao, nei Paesi Baschi, si è conclusa senza vincitore per via di una manifestazione in favore della Palestina che ha spinto gli organizzatori a interrompere la gara 3 chilometri prima del traguardo previsto in origine. La Vuelta di Spagna è una delle tre grandi corse a tappe del ciclismo su strada europeo, insieme al Tour de France e al Giro di Italia, note anche come Grandi Giri.
Le manifestazioni erano state organizzate per protestare contro la presenza in gara della Israel-Premier Tech, una squadra israeliana di ciclismo su strada: ai bordi delle strade lungo il percorso si erano radunate centinaia di persone. All’inizio della corsa alcuni manifestanti hanno bloccato i ciclisti con uno striscione con scritto “Palestina Askatu” (Palestina Libera, in basco); altri, soprattutto vicino all’arrivo, hanno sventolato bandiere palestinesi davanti ai ciclisti, lanciato volantini pro Palestina in strada e in qualche caso sfondato le transenne.
Nonostante non sia stato dichiarato un vincitore, sono stati comunque presi i tempi per la classifica generale della corsa, usando come riferimento il traguardo a 3 chilometri dall’arrivo: in testa in quel momento c’erano l’inglese Tom Pidcock e il danese Jonas Vingegaard, l’attuale maglia rossa (il corrispettivo della maglia rosa per il Giro d’Italia).

Agenti di sicurezza che cercano di contenere i manifestanti vicino all’arrivo della tappa a Bilbao, 3 settembre 2025 (EPA/Miguel Tona via ANSA)
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