Il video virale dell’uomo che va in skateboard ascoltando i Fleetwood Mac sarà venduto come NFT

Il video virale dell'uomo che va in skateboard ascoltando i Fleetwood Mac sarà venduto come NFT

Nathan Apodaca, autore di un video diventato molto popolare online nei mesi scorsi in cui lo si vede andare in skateboard e bere succo di mirtillo con la canzone “Dreams” dei Fleetwood Mac in sottofondo, ha deciso di vendere il video originale pubblicato su TikTok come NFT, acronimo delle parole inglesi “Non-Fungible Token” (“beni non fungibili”), un sistema per certificare l’autenticità e unicità di file digitali che sta diventando sempre più diffuso.

Apodaca, il cui nickname su TikTok è @420doggface208, venderà il video venerdì 19 marzo sulla piattaforma Rarible, secondo il sito TMZ, partendo da una base d’asta di 500mila dollari. Il video sarà venduto però senza la base musicale dei Fleetwood Mac, di cui Apocada non detiene i diritti.

La vendita di NFT è un fenomeno recente ma in grande espansione, e funziona attraverso la blockchain, la tecnologia alla base tra le altre cose delle criptovalute, che conferisce ai file un valore di unicità che in certi casi viene effettivamente riconosciuto dal mercato.

♬ Dreams (2004 Remaster) – Fleetwood Mac

P3rch3 5u 7w1tt3r qu4!cun0 scriv3 cos1?

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Il cantante Ermal Meta, vincitore del Festival di Sanremo nel 2018, ha pubblicato un paio di tweet in cui spiegava di aver “scoperto” un particolare modo di scrivere sul social network usato principalmente da chi vuole criticarlo o prenderlo in giro, per evitare che i tweet siano trovati con una normale ricerca testuale. È una specie di codice che esiste da diversi anni ed è noto come leet o leet speak. Molto semplicemente, prevede che al posto di certe lettere si usino dei numeri graficamente simili (per esempio il 3 al posto della “e”, o il 4 al posto della “a”). In modo che, criticando per esempio 1l P05t, un’eventuale ricerca escluda i tweet che si vogliono tenere un po’ nascosti.

Il “59”, invece, non c’entra. È un modo che Meta ha scelto per evitare di scrivere “cazzo”, visto che in un recente video del programma Le Iene di cui è stato protagonista aveva ripetuto la parola 58 volte.

 

Il leet non è una cosa solo italiana, non si usa solo su Twitter e di certo non solo per criticare Ermal Meta.

E nemmeno esiste un solo e codificato leet: la stessa parola leet per esempio, può diventare “l33t” o anche, con una traduzione più drastica, “1337”. Deriva dalla parola “elite”, e non prevede regole troppo rigide. Ci sono casi in cui la lettura può essere piuttosto ostica, altri in cui decifrare il testo è relativamente facile. Come nel caso di questo messaggio, che in questi anni potreste aver visto in qualche angolo di internet:

QU3570 M3554GG10 53RV3 4 PR0V4R3 CH3 L3 N057R3 M3N71 P0550N0 F4R3 GR4ND1 C053! C053 1MPR35510N4N71! 4LL’1N1Z10 3R4 D1FF1C1L3, M4 G14′ 1N QU3574 R1G4, L4 7U4 M3N73 574 L3GG3ND0 4U70M471C4M3N73 53NZ4 P3N54RC1 5U, 511 0RG0GL1050!

Per tornare invece alla musica italiana, il leet è molto presente nei testi di tha Supreme, produttore e rapper di 20 anni, e di grande successo. Il suo primo e finora unico disco si intitola 23 6451. Ovvero: “Le basi”.

Elliot Page è il primo uomo transgender ad apparire sulla copertina di Time

Elliot Page è il primo uomo transgender ad apparire sulla copertina di Time

La rivista statunitense Time ha pubblicato un’intervista a Elliot Page, l’attore transgender noto fino allo scorso dicembre come Ellen Page, e gli ha dedicato la copertina dell’ultimo numero: è la prima volta che un uomo transgender appare sulla copertina di Time, una delle riviste più conosciute al mondo.

 

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Elliot Page aveva detto di essere transgender il primo dicembre 2020 con un lungo messaggio pubblicato su Instagram, in cui aveva spiegato di sentirsi «fortunato di scriverlo. Di essere qui. Di essere arrivato a questo momento della mia vita». Aveva anche detto di voler utilizzare per sé i pronomi maschili (o, in alternativa, il pronome “they”, neutro).

Elliot Page ha 34 anni, è di origini canadesi ed era diventato noto nel 2007 per il ruolo di protagonista nel film Juno, per il quale aveva ricevuto una nomination all’Oscar. Page ha avuto ruoli anche in diversi film della serie degli X-Men, in Inception e più di recente nella serie di Netflix The Umbrella Academy. Nel 2014 aveva fatto coming out dicendo, tra l’altro, di provare attrazione per le donne.

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