Il video dello scrittore Christian Raimo che trolla una trasmissione anti-immigrati

Il video dello scrittore Christian Raimo che trolla una trasmissione anti-immigrati

Martedì sera lo scrittore Christian Raimo era ospite della trasmissione Dalla vostra parte, un programma che va in onda su Rete Quattro ed è condotto dal direttore del quotidiano La Verità, Maurizio Belpietro. Raimo è stato ospite per la prima parte della trasmissione, ma dopo diversi servizi con un tenore molto critico nei confronti dei migranti, ha iniziato a prendere poco sul serio gli altri ospiti e l’intero programma. Mentre era inquadrato ma senza possibilità di parlare ha mostrato un cartello con una scritta ironica: “Non c’avete un altro servizio sui negri cattivi?”. Il conduttore Belpietro è rimasto più volte interdetto dall’atteggiamento di Raimo che ha iniziato a prendere in giro anche l’altro ospite, Alessandro Sallusti. Dopo alcuni brevi scambi, Raimo ha abbandonato la trasmissione, dicendo che preferiva andare a cena piuttosto che continuare a restare ospite in studio.

Raimo ha raccontato tutta la vicenda in un lungo post su Facebook, in cui spiegava cos’era successo e argomentava le ragioni dietro al suo comportamento. Raimo ha detto al Post che Facebook ha rimosso il suo post perché non rispetta gli standard del social network. Poche ore dopo, Facebook ha ripristinato il post.

Dalla vostra parte si occupa in genere di immigrazione e in particolare di crimini commessi dagli immigrati contro gli italiani. Era già stato notato da tempo per i suoi toni particolarmente brutali, per alcuni casi di servizi truccati e per episodi involontariamente comici.

Tutti i libri incompiuti di Terry Pratchett sono stati distrutti da un rullo compressore

Tutti i libri incompiuti di Terry Pratchett sono stati distrutti da un rullo compressore

Tutte le opere incompiute dello scrittore di fantasy Terry Pratchett sono state distrutte con un vecchio rullo compressore, chiamato Lord Jericho, durante la Great Dorset Steam Fair, che si tiene dal 1969 in Inghilterra. Era una richiesta dello stesso Pratchett, morto nel marzo del 2015 a 66 anni dopo che nel 2007 gli era stato diagnosticato l’Alzheimer. Neil Gaiman, scrittore e suo amico, ha detto al Times che Pratchett voleva che «qualsiasi cosa a cui stesse lavorando al momento della sua morte venisse presa insieme ai suoi computer, messa nel mezzo di una strada e piallata da un rullo compressore». E così è andata: venerdì Rob Wilkins, che gestisce la sua eredità, ha mostrato su Twitter la foto di un computer e un hard disk prima intatti e poi fatti a pezzi, ripresa anche dall’account ufficiale di Pratchett.

Pratchett ha scritto 70 libri, fantasy e umoristici insieme, e ha continuato a lavorare fino alla morte; due sono usciti postumi, The Long Utopia e The Shepherd’s Crown. Il 16 settembre il museo di Salisbury ospiterà una retrospettiva sulla sua vita e la sua opera, che si concluderà il 13 gennaio.

Un robot con la faccia di Schwarzenegger per convincervi a fare una cosa noiosa

Un robot con la faccia di Schwarzenegger per convincervi a fare una cosa noiosa

La Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito, l’ente che vigila sulle attività finanziarie del paese, ha diffuso ieri una nuova pubblicità per ricordare alle persone di chiedere il rimborso delle loro assicurazioni PPI entro la data limite del 29 agosto 2019. Nella pubblicità, che è la prima di una campagna che durerà due anni, c’è un robot con le sembianze di Arnold Schwarzenegger che recita alcune battute dal film Predator del 1987.

Le assicurazioni PPI, vendute a chi chiedeva un prestito per poterlo rimborsare anche in caso di morte o infortunio grave, sono state al centro di uno dei più grandi scandali finanziari del Regno Unito degli ultimi anni: si scoprì che le banche spesso vendevano le polizze PPI a caro prezzo senza informare i clienti e spesso usando tecniche di marketing molto aggressive. Fino ad oggi i rimborsi per le polizze vendute scorrettamente sono costati alle banche circa 30 miliardi di euro e si stima che la cifra possa salire a circa 45 miliardi. FCA ha comunque deciso di mettere una data limite alle richieste di rimborso, e ha avviato la nuova campagna di informazione.

Nuovo Flash