Il canestro di Kawhi Leonard all’ultimo secondo di gara-7 tra Toronto e Philadelphia

Il canestro di Kawhi Leonard all'ultimo secondo di gara-7 tra Toronto e Philadelphia

Nel principale campionato statunitense di pallacanestro, l’NBA, stanotte Kawhi Leonard, il giocatore più forte dei Toronto Raptors, ha segnato un canestro notevole e importante all’ultimo secondo di gara-7 delle semifinali di Conference contro i Philadelphia 76ers. Quando mancavano tre secondi alla fine dei tempi regolamentari, e con le due squadre in parità, Leonard ha ricevuto un passaggio da una rimessa laterale, ha palleggiato fino ad arrivare all’angolo del campo e poi ha fatto un tiro molto difficile, segnando. La partita è finita 92-90 e ha permesso ai Raptors di superare la serie contro i Philadelphia 76ers per 4 partite a 3: Toronto giocherà la finale di Conference contro i Milwaukee Bucks.

Il momento del canestro di Leonard è stato vissuto, così, a Toronto.

Il sindaco di Pisa contro una bottiglia molto resistente

Il sindaco di Pisa contro una bottiglia molto resistente

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, della Lega, doveva rompere una bottiglia lanciandola contro una parete del canale dell’Incile per la sua riapertura, come da tradizione. La bottiglia però era molto resistente, oppure la sua tecnica non era molto efficace: ne è uscita una scena un po’ goffa che ha ricordato a molti il varo della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare nel Secondo tragico Fantozzi.

Salvador Dalì si fa i selfie con i visitatori di un museo, grazie a un’intelligenza artificiale

Salvador Dalì si fa i selfie con i visitatori di un museo, grazie a un'intelligenza artificiale

Da domani al Dalí Museum di St. Petersburg, in Florida, i visitatori potranno scattarsi un selfie con il pittore surrealista spagnolo Salvador Dalí, morto nel 1989. In pratica nel museo c’è un grande schermo verticale in cui la figura di Dalì è riprodotta a grandezza naturale, si muove, parla e a un certo punto tira fuori uno smartphone per fotografarsi insieme ai visitatori. È più facile da capire se lo si vede:

Sarà possibile farsi i selfie con Dalì (la mostra inizia l’11 maggio) grazie a un’intelligenza artificiale ideata dall’agenzia pubblicitaria Goodby, Silverstein & Partners (GS&P). È un video “deepfake”: analizzando seimila fermi-immagini di filmati di archivio in cui compare Dalì in mille ore di machine learning, un algoritmo ha imparato a riprodurre su uno schermo le espressioni facciali di Dalì: sono state sovrapposte alla faccia di un attore con proporzioni del corpo simili a quelle del pittore, mentre un altro attore con un timbro vocale simile ne ha imitato l’accento.

Oltre a farsi i selfie, il Dalì nello schermo legge l’edizione del New York Times del giorno in cui si visita il museo e commenta il meteo se sta piovendo; in questo è piuttosto simile a un assistente per la casa come Alexa. Sono stati girati 45 minuti di scene diverse, che si combinano in migliaia di modi diversi, quindi ogni visitatore ha un’esperienza distinta con il Dalì digitale. Per quanto riguarda i selfie, si può chiedere a Dalì di mandarli al proprio numero di telefono. Lo scopo è avvicinare la figura e la personalità di Dalì ai visitatori, così che questi possano meglio apprezzarne le opere.

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