Il primo video a 360 gradi che mostra cosa c’è attorno a Perseverance su Marte

Il primo video a 360 gradi che mostra cosa c'è attorno a Perseverance su Marte

La NASA, l’ente spaziale statunitense, ha pubblicato un video a 360 gradi che mostra il paesaggio attorno al rover Perseverance nel punto in cui è atterrato su Marte. Se lo si guarda dal computer bisogna muovere il cursore sul video per cambiare prospettiva; da smartphone basta muovere il telefono (il video purtroppo non è compatibile con tutti i browser).

Dei rover inviati su Marte, Perseverance è quello con più fotocamere (ne ha 19). Il rover ha toccato il suolo di Marte giovedì 18 febbraio, dopo avere viaggiato per 203 giorni coprendo una distanza di oltre 470 milioni di chilometri, un lungo viaggio iniziato la scorsa estate.

Perseverance avrà il compito di cercare fossili molecolari, cioè strutture e minerali dovuti alla presenza un tempo di esseri viventi. Gli indizi potrebbero essere di diverso tipo: elementi chimici frutto di processi biologici, o molecole composte da carbonio e idrogeno, tra gli ingredienti base della vita, almeno per come la conosciamo sulla Terra.

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La storia della scritta sull’“Urlo” di Munch, fatta da Munch

La storia della scritta sull'“Urlo” di Munch, fatta da Munch

Se si guarda la prima versione del celebre “Urlo” (Skrik), dipinta nel 1893 dal pittore norvegese Edvard Munch, strizzando un po’ gli occhi nell’angolo in alto a sinistra si può vedere una piccola scritta a matita che dice: «Poteva essere stato dipinto soltanto da un pazzo». Da tempo storici dell’arte ed esperti si chiedevano se l’iscrizione sul quadro, conservato al Museo nazionale norvegese, fosse dovuta a un atto di vandalismo: grazie all’esame di alcune fotografie a raggi infrarossi, che ha permesso di migliorare la leggibilità della scritta e di confrontarla con i diari e la grafia del pittore, i ricercatori sono riusciti a determinare che era stato lo stesso Munch a farla.

Tra il 1893 e il 1910 Munch dipinse quattro versioni della sua opera più famosa, che diventò un simbolo di ansia e angoscia ampiamente citato e ripreso. L’esame è stato svolto sul primo dipinto, che Munch aveva scritto nel suo diario essere stato ispirato da «un’ondata di malinconia». Secondo la curatrice del Museo, Mai Britt Guleng, Munch avrebbe scritto la frase sul quadro attorno al 1895, dopo che il dipinto aveva raccolto alcune critiche molto negative, tra cui quella di Johan Scharffenberg, uno studente di medicina che aveva messo in discussione la salute mentale del pittore.

Sia il padre che la sorella di Munch soffrivano di depressione, e nel 1908 lo stesso Munch fu ricoverato per un esaurimento nervoso. Tra le altre cose, nei suoi diari Munch aveva scritto: «Da che io mi ricordi soffro di un profondo stato di ansia che ho cercato di esprimere nella mia arte».

Il video del salto da record del mondo di Larissa Iapichino, figlia di Fiona May

Il video del salto da record del mondo di Larissa Iapichino, figlia di Fiona May

Sabato 20 febbraio, durante i i Campionati italiani assoluti indoor di atletica leggera, Larissa Iapichino ha stabilito il nuovo record del mondo under 20 di salto in lungo. Iapichino, che ha 18 anni, ha saltato 6,91 metri, eguagliando il record italiano indoor, detenuto da sua madre, la lunghista britannica naturalizzata italiana Fiona May, e stabilendo il nuovo record per un’atleta con meno di 20 anni. Iapichino ha già vinto in carriera la medaglia d’oro nel salto in lungo agli Europei under 20 del 2019, a Borås, in Svezia.

 

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